CITAZIONE (sguassa_ganassa @ 4/5/2024, 20:12)
Ora, Baraldi sarà antipatico ma non è stupido.
non credo che il punto sia la simpatia o la stupidità, piuttosto la capacità di guidare un progetto sportivo. Baraldi ne è per niente, poco o molto capace?
non m'interessa cos'ha fatto nel calcio al Bologna o al Parma, guardo solo a quello fatto in Virtus. i risultati (la promozione, lo scudetto, la vittoria in Eurocup, la conquista dell'Eurolega e un migliorato piazzamento) sono stati conseguiti più che altro grazie all'adeguato sforzo economico della proprietà (
sempre grazie Dottor Zanetti) e l'attuale stagione di Eurolega soprattutto alla botta di culo di aver preso Banchi (solo su consigli dell'ultimo minuto, perché come sappiamo tutti il predestinato era un altro) che ha dato un gioco e ha rivitalizzato Lundberg che Baraldi aveva da tempo escluso dalla squadra. però è innegabile che Milano, nonostante negli ultimi 2 anni non abbia espresso in campo dei valori superiori ai nostri, si è portata a casa gli ultimi scudetti, avendo perso il precedente (quello in cui in Europa aveva giocato una gran stagione e ci era di fatto tecnicamente superiore) perché emotivamente scarica. in sintesi, qualcuno ritiene che i risultati ottenuti durante la gestione Zanetti, oltre a una dose di culo che serve sempre, rivelino una spiccata capacità manageriale, un'adeguata valorizzazione e sfruttamento delle capacità delle risorse umane e una corretta impostazione della catena decisionale? io non ne vedo così tanta, a differenza dell'autoreferenzialità. adesso che siamo giunti a un livello compatibile con le disponibilità economiche messe in campo (secondo budget in Italia, nei primi 10 in Europa) per conseguire risultati adeguati al livello in cui ci siamo collocati bisogna sapere gestire il giochino, non basta cacciare i soliti soldi (che invece sono in calando) e fare lo sborone sui media.
CITAZIONE (Marko20 @ 4/5/2024, 20:27)
Le personalità difficili ci sono in qualsiasi contesto lavorativo. Si potrebbe però sollevare una questione nel caso specifico della Virtus: a mio parere la criticità è a livello strutturale.
Quasi tutte le società a livello europeo hanno una figura forte che si occupa della parte sportiva. Tra i suoi compiti quasi sempre c'è anche la scelta della guida tecnica, con tutto ciò che ne consegue (protezione a livello mediatico per rivendicare la scelta fatta, condivisione di un progetto tecnico, ecc)
In Virtus questa figura non c'è. C'è una figura che si occupa della parte sportiva, che è una sorta di cimice della proprietà dentro la Porelli e gli spogliatoi. Questo ha dei risvolti anche positivi, Ronci è una specie di collante tra proprietà e squadra ma anche negativi.
A Ronci non viene affidata in maniera totale la scelta della guida tecnica, ne consegue una minore protezione dell'operato del coach, perché non ha lo status e la forza di sostenere un contraddittorio con chi è sopra di lui per difendere una figura che non deriva da una sua scelta esclusiva. È così, perché se non fosse cosi, Ronci se ne sarebbe andato da un pezzo
Ne deriva che la figura del coach, quando sorgono delle problematiche, viene lasciata troppo sola, mentre dall'altro lato c'è un'unità abbastanza compatta a livello decisionale
perfetto
