Virtussini - il forum dei tifosi della Virtus Bologna basket

Posts written by Virtussinonelmidollo

view post Posted: 4/5/2024, 17:28 TOTOBASKET LBA 2023-24 - BASKET
Apro le danze..

Basket Napoli-Scafati +14
Brescia-Brindisi +15
Cremona-Olimpia Milano -14
Pistoia-Varese +9
Sassari-Reggiana +7
Treviso-Tortona +3
Venezia-Pesaro +10
Virtus Bologna-Trento +16
view post Posted: 3/5/2024, 23:53 Fortitudo 103, la Nuova Fortitudo - BASKET
Benetton Treviso ovvero Pallacanestro Treviso esiste ancora, fa giovanili, ha colori bianco verdi e gioca al centro sportivo della famiglia Benetton, ovvero La Ghirada, quindi chi gioca in serie A a Treviso, ovvero Universo Basket Treviso alias NutriBullet anche volendo non può attribuirsi i trofei vinti dalla Benetton
view post Posted: 3/5/2024, 14:46 Virtus femminile - BASKET
avevi la Gianolla che poteva essere utile, ma andata via
hai inserito Cinili, che fino a ieri giocava, quindi di esperienza il giusto..
diciamo che Baraldi pensava che fosse facile, che fosse un mondo più piccolo e gestibile, ma ogni società sportiva, seppur in un mondo piccolo (e comunque se vuoi fare la femminile ad un certo livello non è così..) devi avere persone capaci...
forse forse vogliono fare loro, perchè vogliono gestire tutto loro, nel bene o nel male, perchè così decidono tutto loro...
e ci potrebbero essere altri 10000 esempi sia nel femminile che maschile ;)
view post Posted: 2/5/2024, 18:17 Virtus femminile - BASKET
Chissà ne approfittano per salutarsi, tanto ora come ora non vinci con Schio o Venezia, lei va in una squadra da Eurolega..
Magari usano la testa per rifondare tutto e soprattutto programmare
Appunto magari...
;)
view post Posted: 2/5/2024, 15:00 Virtus femminile - BASKET
CITAZIONE (Virtussinonelmidollo @ 21/4/2024, 13:14) 
E per fare Eurolega devi vincere campionato

68.1.6 Qualificazione alle Competizioni Europee s.s. 2024-2025 1 Annualmente FIBA stabilisce i criteri per la partecipazione diretta e per qualifica al suddetto campionato dei Club Europei. 2 La priorità di partecipazione alla Euroleague Women relativa ai Club italiani, sia diretta che per qualifica, sarà stabilita secondo l’ordine sotto elencato: 1. Squadra Campione d’Italia 2023/2024; 2. Squadra 1° classificata secondo la classifica finale della Regular Season 2023/2024. 3. Squadra vincitrice Coppa Italia 2023/2024; 4. Squadra meglio classificata secondo la classifica finale della Regular Season 2023/2024. 3 I Club aventi diritto sono tenuti a comunicare alla FIP la loro partecipazione o rinuncia alla Euroleague Women e Eurocup Women tramite la Legabasket Femminile entro il 30 giugno 2024

queste le regole...
poi se ci scappa una "carta selvaggia"...
view post Posted: 2/5/2024, 14:18 Olimpiadi 2024 di Parigi - BASKET
https://www.pianetabasket.com/le-nazionali...ssaporto-300191

Nelle scorse settimane era emerso che la Slovenia stesse lavorando per dare a Josh Nebo - centro del Maccabi Tel Aviv - il passaporto che gli permetterebbe di giocare con la Nazionale. Secondo il media israeliano Walla Sport, il processo è arrivato al termine ed è cosa fatta per l'operazione. Nebo riceverà la cittadinanza slovena e potrà giocare in estate al fianco di Luka Doncic e compagni in Nazionale.

Il futuro di Josh Nebo. Il lungo sta disputando una grande stagione con il Maccabi. Per la prossima stagione di vocifera di un accordo già definito con l'Olimpia Milano. Che qualcosa possa cambiare con il suo nuovo status da europeo? Non è chiaro. Sicuramente per la Slovenia è un grande colpo. Alle scorse Olimpiadi ha giocato da naturalizzato Mike Tobey, in campo anche a EuroBasket 2022 e ai Mondiali 2023, oltre che alle ultime gare di qualificazione a EuroBasket 2025. Alle qualificazioni di EuroBasket nel 2022 e quelle dei Mondiali 2022, era stato invece impiegato Jordan Morgan, mentre in passato ha vestito la maglia della Nazionale anche Anthony Randolph.
La Slovenia affronterà Grecia, Repubblica Dominicana, Croazia, Nuova Zelanda ed Egitto nel torneo di qualificazione che si terrà in Grecia dal 2 al 7 luglio. Nella stagione regolare dell'EuroLeague, Nebo ha registrato una media di 11,1 punti, 7,3 rimbalzi, 0,8 stoppate e un PIR di 16,6 a partita. È il leader dei rimbalzi e tra i primi cinque per quanto riguarda le doppie-doppie (2). È in testa alla classifica dei rimbalzi e tra i primi cinque per quanto riguarda le doppie-doppie (4).
view post Posted: 2/5/2024, 13:39 Fortitudo 103, la Nuova Fortitudo - BASKET
La maglia numero 20, da oggi, sarà per sempre sua. Per sempre di Ruben.
Fortitudo Pallacanestro comunica che sarà ritirata la maglia numero 20 che Ruben Douglas (scomparso pochi giorni fa a soli 44 anni) indossó nella stagione 2004/05, conclusasi con il suo indimenticabile tiro che, proprio sulla sirena di gara 4 della finalissima contro Milano, consegnó alla Fortitudo il secondo scudetto della sua storia. La decisione del sodalizio biancoblu è stata unanime e immediata, nel ricordo di un giocatore che, pur indossando per una sola stagione la maglia della Fortitudo, ne è ovviamente diventato uno dei più grandi protagonisti, mantenendosi sempre in strettissimo contatto con l’ambiente della Effe, che ha continuato a seguire e sostenere fino ai suoi ultimi giorni.
Fortitudo Pallacanestro è in costante contatto con la famiglia di Ruben, in attesa di poter definire (nei tempi che più saranno ritenuti consoni dalla stessa famiglia) il periodo in cui potrà essere ufficialmente ritirata la maglia numero 20, attraverso una cerimonia che vedrà la presenza dei familiari di Ruben e che si terrà qualche minuto prima di una partita che la Fortitudo giocherà al PalaDozza.
Per sempre Ruben, per sempre numero 20!

https://www.bolognabasket.org/news/4797606...i-ruben-douglas
view post Posted: 2/5/2024, 07:54 Virtus femminile - BASKET
CITAZIONE (Franz 68 @ 2/5/2024, 07:43) 
Anche un cambio, sistematico, di allenatore, non penso sia una scelta che porta risultati

soprattutto perchè questo preso dalla Cecilia...
aaah poi niente Eurolega Femminile...
view post Posted: 1/5/2024, 22:56 Virtus femminile - BASKET
CITAZIONE (ChrisPR5 @ 1/5/2024, 20:06) 
Fuori ai quarti dalla CI, fuori ai quarti nei PO scudetto….
PO di EL mancati per un soffio

L’unica consolazione per il presidente la supercoppa

Ed erano senza la guardia italiana della nazionale..
Diciamo che la si poteva battere in questa occasione con il 2 su 3
view post Posted: 30/4/2024, 11:46 LegaBasket, FIP, FIBA, ULEB e GIBA - BASKET
CITAZIONE (Mls @ 30/4/2024, 11:54) 
Oh mamma...come la vedo male...
Già in condizioni " normali" abbiamo vita grama con il soccorso grigio, figurarsi se i rappresentanti del " sesto uomo in campo" di Milano sono sotto pressione, esame ecc ecc

vedo molta più maretta e confusione tra loro prima... credo debbano prima mettersi in ordine tra loro che sia ora o a fine mandato di Petrucci..
view post Posted: 30/4/2024, 08:50 LegaBasket, FIP, FIBA, ULEB e GIBA - BASKET
evidenziato le parti interessanti

https://storiesport.it/indiscreto/basket-a...i-e-bocciature/
Basket: arbitri tra veleni, violenze e silenzi. Il destino di Lamonica legato a Petrucci tra svolte solo annunciate, ritorsioni e bocciature
MICHELE SPIEZIA
13 APRILE 2024
Le mosse del presidente federale uscente e quelle del gruppo Valori tra omissioni e favori. Il contratto del commissioner in scadenza. Gli atti di violenza contro i giovani arbitri. La gestione dei CIA regionali, i pensieri "social", il duetto Corrias-Bilan e l'intervista rilasciata ad Hines

Senza slancio e successi ormai da decenni, il mondo del basket tricolore s’infiamma e s’accende ogni volta solo quando c’è da andare al rinnovo delle cariche federali, centro decisionale e di potere che spesso attiva gangli e ramificazioni come forma di protezione, conservazione e attacco. Negli ultimi giorni la scena s’è ravvivata e ha persino catturato la ribalta dei quotidiani nazionali (di solito, cronaca politico-sportiva assente) alla notizia (in realtà vecchia di due mesi, leggi qui) dell’ufficializzazione della candidatura (leggi qui) dell’avvocato Guido Valori come presidente della FIP, poltrona occupata da undici anni da Gianni Petrucci, nel frattempo convalescente in ospedale (condizioni per fortuna in miglioramento, è stato trasferito) dopo un rovinoso e spettacolare incidente automobilistico. C’è chi ha ricamato sulla tempistica della “discesa” rivale sul parquet, definendola priva di classe e… valori: sul punto ci sarebbe da discutere e forse anche da convenire, se non fosse che, appunto, la notizia era vecchia di due mesi, e che certi velenosi commenti siano arrivati anche da sponde amiche che il buon Petrucci s’è legittimamente creato nel corso degli ultimi trent’anni, prima alla presidenza FIP, poi a quella del Coni e poi di nuovo alla FIP: magari, un po’ come accade per gli accordi (legittimi, alla luce del sole) commerciali tra la Figc e alcuni quotidiani nazionali, bisognerebbe risalire ad accordi (anche qui legittimi, alla luce del sole) che, ad esempio, consentono a tutte le società di basket nazionali di usufruire per un anno dell’abbonamento a un quotidiano on-line.

Chiusa la parentesi, se ne sono però aperte immediatamente altre, dopo il comunicato ufficiale che dava conto dell’appoggio di tre Comitati regionali alla candidatura di Valori. Una lettura che pare abbia mandato su tutte le furie innanzitutto lo stesso Petrucci, che pure da tempo sapeva come l’avvocato romano Valori fosse il suo rivale. Qualche ora prima della notizia, pare avesse dato mandato alla segreteria di girare gli atti del Collegio dei Revisori dei Conti FIP sulla querelle Maggi-Comitato Lombardia, guarda caso uno dei comitati (ieri Consulta delle Regioni dopo le dimissioni di Persichelli: la vice-presidente federale Gonnella ha fatto le veci di Petrucci, assente anche in video) schieratisi apertamente da mesi (leggi qui, era novembre) contro la sua idea di ricandidatura per il quarto mandato. E mentre c’era chi ometteva la notizia del comunicato ufficiale e chi ne attaccava la tempistica, quattro esponenti del Veneto prendevano carta e penna per dissociarsi dall’adesione del Comitato Veneto e per ribadire l’appoggio a Petrucci. Casarin, Crotti, Guolo e Crosara gli estensori del comunicato: quattro esponenti che da Petrucci hanno ricevuto incarichi e mandati federali, e che siedono e partecipano ai consigli federali. Nella lettera, sostengono di non condividere la scelta del Comitato Veneto e che il comitato abbia agito senza tener conto del parere di tutti. Alle rimostranze verrebbero da contrapporre due quesiti: Casarin, Crotti, Guolo e Crosara parlano per conto proprio, oppure parlano per conto di chi rappresentano? E se sì, quali e quanti sono i voti che “controllano”?

La guerra intanto è aperta. Mentre Petrucci chiama a raccolta le truppe che ai tempi della DC venivano definite cammellate, e mentre Valori e il suo gruppo cercano nuove adesioni, fibrillazioni si registrano anche nel mondo arbitrale dei cesti. In fibrillazione ad esempio è Luigi Lamonica, il monumento dei fischietti italiani, che due anni fa da Petrucci ha ricevuto il mandato di Commissioner insieme ad un contratto a cinque zeri (nello specifico, leggi qui). Il suo contratto, come quello del suo vice Giansanti, è in scadenza a giugno, sul contratto c’è l’opzione per un altro anno ma ovviamente, pur se le elezioni federali si terranno a fine dicembre, il suo destino è inevitabilmente legato a quello del presidente federale uscente. Tanto per testimoniare l’afflato che regna tra i due, bisogna per un attimo tornare all’ultimo consiglio federale.

Quando cioè Petrucci, dopo aver tessuto le lodi di chiunque fosse a tiro e lì in consiglio (da Gandini a Maiorana, da Crosara a Galanda, dal presidente del collegio dei revisori Tani al segretario Bertea) aveva annunciato una svolta epocale. «Stiamo studiando una svolta epocale, per dare l’annuncio di una iniziativa straordinaria: il triplo arbitraggio anche in serie B. Ne ho parlato con Lamonica, e ci siamo». Chiamato in causa, il Commissioner aggiungeva, reggendo così l’entusiastico ritmo: «Noi siamo pronti, presidente, dobbiamo dire grazie al torneo della Next Gen che ci ha dato l’opportunità di sperimentare gli arbitri. Ci siamo». La linea sarebbe poi ritornata a Petrucci, che avrebbe chiuso così l’argomento epocale. «C’è un problema, ma il problema è solo economico, per una parte dovrebbe intervenire la federazione e all’altra metà dovrebbero pensarci le società. Vediamo se farlo partire subito, o rinviare il triplo arbitraggio alla prossima stagione». È rimasto tutto in sospeso, magari chissà, l’annuncio arriverà in piena campagna elettorale. Campagna elettorale e questione arbitrale che si intrecciano in questi ultimi mesi di campionato: sarà forse perché i verdetti si avvicinano, sarà perché forse di veleni (leggi qui) ne sono già stati accumulati parecchi, certo è che il clima nell’ambiente dei fischietti di basket è sempre più caldo. E, come poveri bersagli, nel mirino finiscono soprattutto gli indifesi: tutti quei giovani arbitri, maschi e femmine, che dirigono partite dei campionati minori.

Perché si fa davvero fatica a paragonare col passato quello che sta accadendo, a ogni livello, in questa stagione. Nei campi di periferia e nelle serie minori nazionali si continua a registrare un numero di inaccettabili episodi di violenza fisica e morale (anche a sfondo razziale) a danno di giovani arbitri, ancora troppo spesso costretti a dirigere in singolo per la mancanza di fischietti tesserati. Il progetto/proclama di formare diecimila nuovi arbitri, sbandierato all’inizio dell’era Lamonica, che fine ha fatto? E non aiuta nemmeno il codice di giustizia sportiva FIP, che evidentemente prevede sanzioni e pene per nulla in grado di rappresentare un deterrente: chi aggredisce fisicamente un arbitro, sconta al massimo qualche mese d’inibizione (anni fa era prevista la radiazione) e, in molti casi, per i tentativi di aggressione commessi da tesserati, le giornate di squalifica vengono poi commutate in semplici e a volte insignificanti sanzioni pecuniarie. Il risultato pratico? Il giocatore, l’allenatore o il dirigente colpevoli sono regolarmente in campo sin dalla giornata successiva, dopo avere versato nelle casse dei comitati regionali la multa, tutt’altro che salata. Si spiega anche così la penuria di giovani arbitri: non è insolito registrare come in diverse gare di campionati minors manchi addirittura l’arbitro, mentre nella maggioranza dei casi c’è solo un giovanissimo fischietto e con poca esperienza alle spalle, che viene spedito a “gestire” giocatori e atleti molto più anziani ed esperti.
Eppure, il regolamento gare FIP prevede che una società non possa disputare una gara se in lista non c’è, sul parquet o in panchina, almeno un tesserato maggiorenne. Secondo il CIA (Comitato Italiano Arbitri) di Lamonica invece una qualsiasi partita, anche di un campionato seniores, può essere arbitrata da due, ma quando va bene, minorenni. C’è da restare basiti.

Il clima da quasi repulisti generale imposto dal Commissioner Lamonica, sin dall’insediamento, pare abbia persino peggiorato la situazione: le squadre di dirigenti arbitrali nelle singole regioni e province sono state azzerate, a tutti è stato revocato l’incarico di fiduciario e istruttore arbitrale. Si narra come nelle periferie Lamonica abbia applicato un metodo, inserendo nei ruoli ex arbitri ma amici fidatissimi, da anni però lontani dal mondo arbitrale (ad esempio, l’ex fischietto Longo, fratello del responsabile degli arbitri di Legadue, inviato a guidare gli arbitri friulani), oppure arbitri in attività che non possono però garantire il tempo necessario per fare crescere le giovani leve seguendole sui campi durante i week-end. Basti pensare agli arbitri internazionali (dunque impegnati nel corso della settimana sui campi di tutta Europa) Attard, Perciavalle e Bongiorni, rispettivamente messi alla guida tecnica dei CIA regionali di Sicilia, Piemonte e Toscana. Un altro arbitro di serie A, Pepponi, risulta formatore degli arbitri in Umbria. Caso a parte invece in Campania: da un mese è senza guida arbitrale perché l’ex arbitro di Legadue Beneduce ha presentato le sue dimissioni, per ragioni ancora poco chiare, e non è stato ancora sostituito. Il Lazio è invece ufficialmente guidato da due arbitri tutt’ora in attività in serie B (Silvestri e Bernassola), anche se dietro di loro c’è la mano esperta dell’ex istruttore internazionale Sandro Teofili e c’è pure quella di Luciano Tola, nominato nel frattempo capo dell’organizzazione territoriale del CIA.
Un quadro stravolto, rispetto all’impronta che aveva dato Stefano Tedeschi, il predecessore di Lamonica. Forte della sua esperienza ai vertici arbitrali del calcio, l’attuale patron della Fortitudo Bologna aveva reclutato soprattutto ex arbitri per formare i ruoli di presidenti, osservatori e istruttori arbitrali, non cedendo tra l’altro alle tentazioni di consumare ritorsioni, ma garantendo a tutti uno spazio nel mondo CIA. Ad esempio, aveva affidato la guida degli arbitri di Legadue a Enrico Sabetta, col quale solo pochi mesi prima aveva avuto una dura polemica che non aveva però certo scalfito l’imparzialità di giudizio dell’allora capo del Comitato italiano arbitri. Aveva anche affidato la guida degli istruttori a Dino Seghetti, e quella degli arbitri di serie B a Luca Weidmann, ma soltanto quando avevano concluso la propria carriera arbitrale.
Ancora in questi giorni invece, Luigi Lamonica pare stia sondando i due arbitri più anziani della squadra di serie A, Paternicò e Begnis, per ottenerne le dimissioni. Il motivo? Non per impegnarli nei quadri dirigenziali della prossima stagione (anche se almeno Begnis figura già come istruttore in Legadue) quanto invece per scongiurare il rischio di dovere effettuare una o due retrocessioni, già evitate nello scorso anno, sempre grazie all’addio -spontaneo – dell’abruzzese Di Francesco.
È in questo clima di totale incertezza (nessun arbitro italiano di ciascuna categoria oggi conosce la sua classifica, non sa se i suoi voti gli garantiscano la partecipazione ai playoff oppure se debba guardarsi dal rischio di una retrocessione) che i fischietti italiani stanno affrontando la fase finale della stagione regolare incontrando nei palazzetti un muro di ostilità crescente, in campo e sugli spalti. Mai sino ad ora si era vista una sfilza così lunga di provvedimenti disciplinari, assunti persino agli inizi delle gare (ad esempio, l’espulsione dei tecnici di Venezia e Cremona), oppure in una rapida sequenza (come nel terzo tempo di Napoli-Venezia). A Brindisi l’esperto Begnis ha addirittura dovuto interrompere la gara dopo essere stato oggetto di un ripetuto lancio di sputi. A fronte di un elenco di episodi gravi, dalle periferie all’elite del basket italiano, suona strano il silenzio non soltanto dei vertici arbitrali ma anche dell’AIAP, proprio il sindacato dei fischietti, guidato da Denis Quarta, uno degli arbitri cioè coinvolti nella concitata gara Napoli-Venezia.
Il Commissioner Lamonica e la sua squadra vengono al contempo segnalati come molto attivi nel reprimere comportamenti considerati non in linea con i diktat imposti da inizio anno: nella terza serie nazionale non si contano i fermi (ufficialmente non vanno motivati con sospensione ufficiale) di arbitri accusati di comportamenti inopportuni ma chissà, probabilmente sospettati di essere ancora legati alle vecchie gestioni. Il “passaparola” fra i giovani fischietti racconta di un presunto clima da “caccia alle streghe” con tanto di “indagini” condotte per individuare un like sgradito, uno stato whatsapp considerato allusivo, peggio ancora un post che si presti a fraintendimenti. Del resto Luciano Tola, uno degli attuali fedelissimi di Lamonica, nella sua fugace esperienza a capo degli arbitri italiani firmò come primo atto l’obbligo per tutti i tesserati di cancellare i propri profili social, salvo essere poi costretto a fare marcia indietro dopo poche ore.
Sui social è invece sempre molto attivo Silvio Corrias, ex capo del settore tecnico arbitrale, considerato da tutti, nemici compresi, uno dei migliori conoscitori del regolamento. In questi giorni Corrias è più attivo che mai con articoli e commenti: spiega a giocatori, allenatori, appassionati (ma anche arbitri e istruttori) cosa accade in campo, analizza le scelte arbitrali e le relative conseguenze. Non è passato inosservato un suo scambio di commenti, sulle piattaforme social X e Facebook, con un giocatore di serie A (Bilan, di Brescia) che chiedeva spiegazioni su una fase di gioco. Lamonica non si è fatto promotore di alcuna iniziativa, nè per spiegare alcuni controversi e contestati episodi, nè per svelenire il clima. Paradossalmente, al compito ha assolto un ex arbitro. Ma magari il Commissioner era preso e distratto dall’intervista che ha rilasciato al giocatore dell’Olimpia Kyle Hynes (vedi qui) nelle insolite vesti di intervistatore in una rubrica che il centro di Milano cura per l’Eurolega. Anche qui, silenzio generale. Anche dei vertici FIP.


ringraziamo Petrucci per le nomine di allenatori nella nazionale U15 ed il suo impegno sport-studio

https://storiesport.it/indiscreto/basket-e...dente-petrucci/

Basket ed elezioni, la nomina nello staff tecnico della nazionale under 15 e i comunicati di appoggio al presidente Petrucci
MICHELE SPIEZIA
22 APRILE 2024
Il ds della Libertas Roma e tecnico di una squadra della Luiss che milita in serie D scelto come assistente della nazionale giovanile maschile. La nota del presidente della Luiss Luigi Abete che sostiene il presidente federale uscente

Dimesso dall’ospedale San Camillo di Roma dopo il terribile incidente automobilistico, il 79enne Gianni Petrucci sta trascorrendo adesso un periodo di degenza alla clinica Columbus che fa parte della Fondazione del Policlinico Gemelli (vi è ricoverata anche la moglie, anche lei ferita nel fuoristrada), sebbene nelle puntuali note pubblicate sul sito federale (a volte pare di sfogliare le pagine di cronaca bianca di un quotidiano locale di provincia, pieno come è di comunicati di auguri e felicitazioni – ultima della serie la nota di benvenuta alla nipotina del presidente della Lega Femminile Protani – oppure di necrologi tra cui quello per il suocero del tecnico dell’Olimpia Ettore Messina o per la mamma del presidente del Comitato Fip Campania) si precisi solo come “dimesso dal San Camillo, il presidente Fip debba osservare ancora alcuni giorni di convalescenza”. Il significato dei continui e ripetuti comunicati sulle condizioni del presidente federale sul sito della FIP? Lanciare un messaggio (per fortuna) rassicurante: il presidente è vivo e vegeto, è attivo e pronto a tornare sulla scena, proprio nel momento più delicato visto che si ritrova un serio candidato e temibile rivale (Guido Valori) nel duello per le elezioni federali, e pur sofferente continua a controllare ogni passo, ogni soffio, del vetusto movimento cestistico tricolore. I campionati poi stanno arrivando al punto dei verdetti, e tra poco ci sarà spazio per gli impegni della Nazionali. Vetrine da non mancare.

Tra due mesi l’Italbasket di Pozzecco proverà a strappare il pass Olimpiadi nel preolimpico di Portorico: arrivare a Parigi sarebbe un bel biglietto da visita anche in ottica elettorale, per Petrucci. Ai Giochi di Parigi punta a esserci anche la nazionale 3×3 femminile che tra pochi giorni in Ungheria sarà impegnata nelle qualificazioni che mettono in palio tre posti. A corredo dell’avventura, la Fip ha naturalmente pubblicato una nota sul programma che attende le azzurre. Un’altra nota, in realtà un po’ più indecifrabile e di rincorsa, l’ha invece diffusa per provare a motivare il forfait della Nazionale maggiore femminile al torneo di qualificazione al pre-Mondiale, partecipazione data per sicura sino a febbraio e invece lasciata cadere nemmeno due mesi dopo, in favore della Gran Bretagna. La motivazione? Non “appesantire” i muscoli delle giocatrici ma soprattutto non condizionare i prossimi impegni dei club di appartenenza…

A proposito di Nazionali, si registrano movimenti in alcuni staff tecnici. Ad esempio, ve n’è uno recentissimo che riguarda quello dell’under 15 maschile. L’allenatore Alessandro Nocera si è infatti ritrovato con uno staff allargato. Oltre agli abituali Angelo Gigli e Marco Mian, avrà un terzo assistente allenatore. È Pier Giorgio Cairola, direttore sportivo e factotum della Libertas Roma 2008, e anche allenatore della seconda squadra della Luiss Roma: è il coach di una formazione che partecipa al campionato di serie D, campionato di sesta fascia nell’assetto piramidale dei tornei nazionali. La Libertas Roma 2008 è una società che svolge una meritevole azione di promozione del basket sul territorio (partecipa ai campionati giovanili FIP nella fascia silver, ovvero quella dedicata all’attività di base) e recentemente è stata tra le partecipanti a un torneo cittadino organizzato proprio dalla Luiss e conclusosi con una premiazione alla quale aveva partecipato addirittura anche il presidente federale il cui legame con la società di basket della Luiss (il presidente è Luigi Abete) è noto, come ben noti sono gli ottimi rapporti con il direttore sportivo del club capitolino, Paolo Del Bene. Pier Giorgio Cairola quindi, diesse della Libertas Roma e tecnico della seconda squadra della Luiss Basket che milita in serie D (DR1 è in realtà la nuova denominazione del campionato), è entrato nello staff della nazionale under 15, uno staff tecnico che nelle precedenti uscite e raduni ha sempre visto la presenza di due assistenti al fianco del tecnico. Era accaduto nell’aprile di un anno fa per il raduno della selezione a Meda, era accaduto in occasione del torneo della “Amicizia” in Grecia nello scorso luglio, e anche nell’ultimo appuntamento della nazionale under 15, lo scorso dicembre al centro sportivo “Novarello”.

La motivazione dell’allargamento nello staff, il motivo della chiamata proprio di Cairola? Nessuna nota FIP lo ha (ancora) specificato, eppure sarebbe (forse) interessante capire quale sia stato il criterio che ha indirizzato la scelta, non di poco conto visto che si tratta di giovanili della nazionale. Al di là dei meriti del tecnico, e al di là dell’azione meritoria svolta sul territorio locale, la Libertas Roma, e la seconda squadra della Luiss, non partecipano infatti a campionati di fasce di eccellenza tali da essere coinvolti in un programma delle nazionali giovanili e nello specifico quello dell’under 15, dove invece – basta leggere gli organici degli staff – di solito vengono coinvolti allenatori e dirigenti che hanno accumulato significative esperienze di livello giovanile in club (oppure giocatori dal grande passato) per altro iscritti a campionati di eccellenza, e non è certo questo il caso della Libertas Roma. Per quale motivo è stato allora scelto proprio Cairola, modificando poi la prassi consolidata del doppio assistente?

In attesa di una risposta in una nota FIP, sono però arrivate altre due note, qualche giorno dopo proprio questa nomina. Provengono entrambe dal Lazio, il cui comitato regionale di basket si è apertamente schierato con Valori e il cui presidente Persichelli s’è polemicamente dimesso dalla carica di presidente della Consulta delle Regioni. Il 19 aprile 2024 la Libertas Roma 2008 in uno stringatissimo dispaccio ha scritto: “La Libertas Roma 2008 è con Gianni Petrucci candidato alle prossime elezioni del Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro”. Nello stesso giorno è arrivata anche la nota della Luiss Basket Roma. “L’AS Luiss sezione Basket desidera esprimere la sua profonda gratitudine al Presidente Giovanni Petrucci per il suo costante impegno e sostegno al progetto studio-sport che dal 1998 ha visto l’Università Luiss e la Federazione Italiana Pallacanestro promotori della Dual Career italiana. Tale attività ha permesso a tanti studenti-atleti, non solo quelli provenienti dal mondo del basket, ma anche da altre discipline sportive, di frequentare un corso di studi di eccellenza senza rinunciare alla pratica sportiva, intraprendendo al termine degli studi importanti percorsi di carriera nel mondo del lavoro. Il Presidente Luigi Abete riconosce al Presidente Giovanni Petrucci grandi qualità e competenze come Manager Sportivo. In vista delle prossime elezioni federali, la Luiss Basket desidera annunciare ufficialmente il proprio sostegno al Presidente Petrucci, ritenendo che la sua leadership, visione ed esperienza siano fondamentali per il futuro della pallacanestro italiana”. Dopo queste due note il quadro sarà un po’ meno opaco?

1 fallo su Sasha c'era e ci sarà sempre!!!
2 colpa degli ufficiali di campo...

https://storiesport.it/indiscreto/basket-e...-varese-napoli/
Basket e arbitri, Petrucci alle prese col nodo Lamonica. Il sacrificio elettorale e la punizione segreta per la terna di Varese-Napoli
MICHELE SPIEZIA
24 APRILE 2024
Il Commissioner nell'occhio del ciclone tra provvedimenti, lettere e caccia alle talpe: l'opzione di rinnovo del mandato in bilico. La sospensione agli ufficiali di campo per la topica di Masnago e il malcontento dei club
Divisi dalla fede calcistica nella recente semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Juventus e Lazio, i destini finora intrecciati del Commissioner dei fischietti italiani di pallacanestro Luigi Lamonica e del presidente federale del basket Gianni Petrucci potrebbero dividersi, prendendo strade diverse. Entrambi vivono momenti delicati, difficili, divisivi. Il capo degli arbitri travolto da polemiche e veleni (non solo sulle decisioni arbitrali sul parquet), proprio mentre sta concludendosi il secondo anno del mandato ricevuto da Petrucci con un corposo assegno a cinque zeri: ci sarebbe un opzione per un altro anno che scatterebbe a fine stagione, ma la conferma non è più così certa. Dal letto d’ospedale della Clinica Columbus a Roma, il presidente della FIP sta riflettendo sul da farsi: impegnato a strappare consensi per il suo quarto mandato di fila con ogni mezzo (la guerra è guerra), certo non ha accolto con piacere (eufemismo) gli ultimi accadimenti nel mondo arbitrale che stanno avvelenando il finale di stagione. Il vento di contestazione arriva ormai da più parti, e anche a livello arbitrale il vento di molte regioni pare spirare in direzione contraria, non ultimo quello che si respira ad esempio in Emilia Romagna. Un vento di rivolta contro Lamonica che assume significati elettorali precisi, in direzione contraria a Petrucci.

Come ogni buon arbitro, Lamonica è attento a non manifestare troppo la sua fede calcistica, da più parti considerata come bianconera. Del resto in queste settimane il Commissioner del CIA vive un destino che pare simile a quello del mister bianconero, Allegri: anche Lamonica è stato chiamato dal proprio presidente (Petrucci) per risollevare una situazione problematica, ma oggi deve però fare i conti con un bilancio del suo lavoro che sta provocando polemiche e insoddisfazioni. Non c’è infatti soltanto la questione relativa alle accuse di scarso livello della classe arbitrale, che a dire il vero sono sempre esistite persino quando in campo ci andava l’attuale capo del comitato italiano arbitri, il quale però in questi quasi due anni poco o nulla ha fatto in termini di lavoro tecnico per migliorare la situazione.

Quello che emerge, e che preoccupa non poco anche chi dovrà a breve decidere la sua riconferma per un eventuale terzo anno di mandato, ovvero questo consiglio federale presieduto da Petrucci, è la difficoltà del Commissioner a relazionarsi non solo con i club e gli stessi dirigenti FIP regionali, ma anche e soprattutto con il gruppo (lo spogliatoio per rimanere nella metafora calcistica, in fondo è lo sport prediletto di Petrucci) del campionato di serie A di basket.
Che i rapporti personali di Lamonica con alcuni dei “senatori” della squadra fossero pessimi da anni, era storia conosciuta un po’ a tutti: il gelo con il siciliano Carmelo Paternicò, il fischietto italiano oggi più titolato in Eurolega, dura infatti dai tempi della celebre finalissima Olimpia-Fortitudo, decisa, grazie alla decisione dell’arbitro siciliano dopo il controllo fatto osservando le immagini delle telecamere a bordo campo: per la cronaca Paternicò aveva – giustamente – convalidato insieme con il terzo arbitro Ursi il canestro della vittoria Effe, mentre il solo Lamonica l’aveva erroneamente annullato. La presenza della tecnologia, almeno in quell’occasione, per fortuna impedì un altro errore “storico”, dopo quello (il famoso “canestro da quattro punti” sul tiro da tre di Danilovic per un quasi contatto di Wilkins) commesso da Tiziano Zancanella, che diresse qualche anno prima, guarda caso in coppia con l’allora giovane Lamonica, la finalissima tra bolognesi. Secondo i rumors, il protagonismo di Paternicò (che Lamonica vorrebbe pensionare a fine anno, pur avendo lui stesso eliminato i limiti di età) non andò giù al primo arbitro che pure grazie al collega siciliano ha evitato di passare alla storia anche per un errore determinante ai fini dell’assegnazione di uno scudetto. Sbagliare è umano, anche se agli attuali eredi in campo del Commissioner sembra capitare spesso, soprattutto in massima serie. E gli errori, con la complicità divulgativa dei social, finiscono poi per produrre, in un effetto domino, polemiche e punizioni, veleni e sospetti, e anche decisioni “bulgare”. L’ultimo esempio?

La clamorosa topica andata in scena sul parquet di Masnago, quando la terna arbitrale composta da Lo Guzzo, Bongiorni, Pepponi, ha convalidato un canestro “a palla morta”, un po’ come se nel calcio venisse convalidato un gol, segnato però dopo il fischio dell’arbitro che ferma il gioco per una punizione. Agli ufficiali di campo di Varese-Napoli è stata recapitata una lettera ufficiale di sospensione per ben quattro turni; la firma è della responsabile degli “Ufficiali di campo” Stefania Tagliolini che nel provvedimento scrive come la sanzione sia stata presa “d’accordo con il Commissioner e il vice Commissioner”, perché “a 7’55 del primo quarto viene fischiato un fallo a Mannion su Owens in atto di tiro, la palla non entra, De Nicolao la raccoglie a rimbalzo e la devia a canestro. L’arbitro convalida il canestro e segnala un tiro libero aggiuntivo a favore di Owens. Gli Udc avrebbero dovuto accorgersi, intervenire e comunicare all’arbitro che il tiro di Owens non era entrato”.
Detto che la responsabilità degli ufficiali di campo, a termini di regolamento, è secondaria, non risultano però provvedimenti scritti per i tre malcapitati direttori di gara che però, guarda caso proprio da quella gara, non sono più stati designati (si è già al terzo turno di stop visto che non figurano nelle terne del prossimo turno). Che la sospensione possa essere giusta non è in discussione, però queste decisioni dovrebbero essere rese pubbliche, così come avviene per i provvedimenti nei confronti di tecnici e giocatori. La trasparenza però non pare una dote riconosciuta a questo CIA: basti pensare che, da quest’anno, gli arbitri non conoscono il voto dato loro dall’osservatore, scelta voluta da Lamonica. Sul caso specifico di Varese-Napoli, sui social, aveva così detto la sua Silvio Corrias, ex capo del settore tecnico arbitrale, considerato da tutti, nemici compresi, uno dei migliori conoscitori del regolamento. “Inspiegabile – se non con un blackout totale di attenzione e concentrazione – che nessuno dei tre si sia accorto del tap di De Nicolao! Era comunque possibile, accorgendosene, correggere sia l’errore iniziale (canestro da annullare) sia quello direttamente collegato. Owens aveva diritto a due tiri liberi per fallo subito in atto di tiro. In sostanza si tratta di due errori correggibili, dove il secondo è conseguenza del primo”.


Il malcontento dei fischietti italiani appare molto più diffuso di quanto credessero Lamonica e il suo vice, Marco Giansanti. Certo, non siamo ai tempi nei quali l’AIAP di Rino Colucci decideva e imponeva il cambio dei vertici del CIA alla Federazione, ma gli ultimi accadimenti dimostrano come proprio i vertici del sindacato dei fischietti (in primis il presidente Quarta e il suo vice Mazzoni), proprio cioè quelli nei quali il Commissioner più confidava, non sono più molto rappresentativi del gruppo. Avere ottimi rapporti con entrambi, e con tutti i componenti del direttivo (Galasso, Valzani, e l’altro pugliese Pecorella in quota Legadue), non ha ad esempio evitato a Lamonica e Giansanti il clamoroso inciampo della fuga di notizie: la ormai famosa lettera di direttive tecniche inviata agli arbitri di serie A, letta nel corso della trasmissione di una tv bolognese (vedi qui ). Un ulteriore segnale, rivolto stavolta proprio contro i vertici AIAP, è stata poi la pubblicazione, nel corso della trasmissione radiofonica (vedi qui), anche della seconda lettera, quella firmata stavolta dal presidente del sindacato degli arbitri Quarta nella quale veniva denunciata la rivelazione di un documento riservato, scatenando così un’altra fantozziana caccia alla talpa e alle streghe. Molti hanno ironizzato sui contenuti della missiva del Commissioner Lamonica e del vice Giansanti, sottolineando come esista più di un problema, se dopo quasi due anni di mandato bisogna ancora raccomandare semplici e banali linee guida a un arbitro nella preparazione alla gara. C’è poi la questione tecnica affrontata nella lettera, e relativa al metro arbitrale, cioè alla raccomandazione di osservare maggiore severità nei fischi adesso che la stagione sta entrando nella fase decisiva, senza avere però mai comunicato nulla, almeno sino ad ora, agli allenatori, ai giocatori, alle società.

Sul fronte politico però, quello che più interessa alla stessa FIP di Petrucci, è il passaggio nel quale Lamonica e Giansanti denunciano come gli arbitri debbano essere consapevoli del fatto che non potranno attendersi alcuna collaborazione sui parquet italiani. Un’accusa diretta evidentemente all’atteggiamento delle squadre, degli allenatori e degli stessi club che di sicuro non gioverà agli arbitri designati, e che soprattutto non sarà certo piaciuta al presidente federale Petrucci, impegnato com’è nella corsa al quarto mandato di fila e che dunque tende ad avere ottimi rapporti coi club, accusati con tanto di documento tecnico firmato da Lamonica, pupillo proprio del presidente federale. Qui un breve e significativo passaggio della lettera-raccomandazione inviata agli arbitri: “Il nostro ruolo è quello di proteggere la partita sempre e comunque. Il livello tecnico che attualmente esprime il nostro campionato non è eccelso perché vincere o perdere una partita fa tutta la differenza del mondo. Abbiamo compreso in maniera netta che non possiamo aspettarci una grande collaborazione da parte degli addetti ai lavori. Per questo dobbiamo essere una vera squadra avendo il controllo totale di tutto ciò che accade, tecnico e non”.

Il Commissioner intanto si è auto-nominato commissario Cia in Campania dopo le dimissioni di Beneduce (le motivazioni dell’addio avvolte ancora nella nebbia) mentre anche in Lombardia si registra qualche cambiamento, non ancora però ufficialmente comunicato all’esterno. Il responsabile provinciale per Milano e Monza Brianza Mattia Martellosio (nonostante risulti ancora in carica sul sito web del Comitato regionale lombardo) è stato rimosso per motivi legati a un maggior allineamento nelle linee guida che provengono soprattutto dal Commissioner Lamonica e anche dal responsabile regionale Boninsegna: dal giorno però della contestuale rimozione e dell’incarico conferito a Marco Barbiero (generalità diffusa in una news) tutti i canali di comunicazione con le delegazioni provinciali si sono interrotti (ad esempio per attività di organizzazione di corsi per nuovi arbitri o per richieste di collaborazione). In silenzio anche il CIA Lombardia.

Dal canto suo, Lamonica si dice sicuro della propria riconferma, che però magari potrebbe essere ottenuta sacrificando più di qualche fedele collaboratore, ad esempio Giansanti, oppure Nicola Longo che guida la Legadue, mentre il fidatissimo Carmelo Morina, ufficialmente capo di tutti gli istruttori, è stato di fatto già demansionato visto che la guida tecnica degli arbitri di serie B è stata affidata alla coppia Spinelli–Chiari. Il Commissioner si mostra forte anche del fatto che il suo terzo mandato sarà deciso in questa estate, sei mesi prima della sfida elettorale tra Petrucci e l’avvocato Guido Valori. Domanda maligna: ma se a questo punto, stanco e stufo, Gianni Petrucci si uniformasse al ragionamento di Lamonica, legando le proprie chances elettorali anche al sacrificio di qualche dirigente, a cominciare dal vertice CIA, e cioè proprio “rinunciando” a Lamonica?
view post Posted: 27/4/2024, 07:29 TOTOBASKET LBA 2023-24 - BASKET
Carpegna Prosciutto Pesaro VS Vanoli Basket Cremona + 7
Dolomiti Energia Trentino VS Estra Pistoia + 11
EA7 Emporio Armani Milano VS Germani Brescia + 15
Happy Casa Brindisi VS Umana Reyer Venezia - 9
Openjobmetis Varese VS NutriBullet Treviso Basket + 14
UNAHOTELS Reggio Emilia VS Generazione Vincente Napoli Basket + 4
Bertram Derthona Tortona vs Virtus Segafredo Bologna - 12
Givova Scafati Basket VS Banco di Sardegna Sassari + 7
view post Posted: 24/4/2024, 22:32 Sponsor Virtus - BASKET
E le divise con le strisce dovevano essere un avvertimento ;)

Più che altro non c'è negozio fisico Adidas, quindi si va di online o qualcosa che si potrà trovare da Fini o Cisalfa (?)

Si c'è a Castel Guelfo, ma non troverai tutto direi e non comodo subito per tutti..

Edited by Virtussinonelmidollo - 25/4/2024, 07:46
view post Posted: 24/4/2024, 22:10 Sponsor Virtus - BASKET
CITAZIONE (sguassa_ganassa @ 24/4/2024, 22:14)
In Europa che è cha ha Adidas nel basket?

CITAZIONE (ChrisPR5 @ 24/4/2024, 22:17)
CITAZIONE (sguassa_ganassa @ 24/4/2024, 22:14) 
In Europa che è cha ha Adidas nel basket?

Real Madrid, Monaco, Stella Rossa, Bayern, Asvel, Pao

CITAZIONE (bosforo65 @ 24/4/2024, 22:25) 
CITAZIONE (sguassa_ganassa @ 24/4/2024, 22:14) 
In Europa che è cha ha Adidas nel basket?

in Eurolega l'Alba Berlino, il Monaco, Stella Rossa, Bayern, Fenerbahce, Asvel, Panathinaikos e Real Madrid. direi che è il marchio più diffuso.

Con particolare notato quando Bayern è venuto qui che tutti i giocatori avevano scarpe Adidas...
3316 replies since 29/7/2012