Virtussini - il forum dei tifosi della Virtus Bologna basket

La prima volta...., le migliori verranno pubblicate su V Magazine

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view post Posted on 19/10/2008, 22:13
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Virtus forever

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ann della stella '84 finale di coppa italia granarolo -phonola caserta ( mi sembra) finita ai ts ?
 
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view post Posted on 13/11/2008, 09:02

NYPD

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Parte oggi la nuova discussione che, unitamente ai Pallini di Franz, alimenterà probabilmente le pagine di Virtus Magazine. Pronti, via con i Vostri ricordi.....

Edited by bosforo65 - 13/11/2008, 09:05
 
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view post Posted on 13/11/2008, 11:40
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cresco inconsapevole di cosa sia il basket in una Romagna che, allora ancor più che adesso, conosce solo il calcio, il ciclismo e "i motori". a 8 anni, indirizzato da mio padre, dò i primi calci ad un pallone: lui è un grande tifoso del Bologna e mi porta alle partite al Dall'Ara, trasmettendomi la passione per questa squadra e, indirettamente, per la sua città.
nel ’77 o giù di lì, vedo la mia prima partita di basket in tv, evento rarissimo allora: Mobilgirgi Varese – Maccabi di Coppa dei Campioni
con vittoria italica a fil di sirena … bello, penso subito ... il seme viene piantato ma è ancora presto perché sbocci. sulle pagine di Stadio (a casa di un tifoso del Bologna mica si legge la Gazza o Tuttosport ...) scopro che c’è sempre una pagina dedicata a questo sport. non conosco nessuno che segua il basket che mi possa indirizzare o influenzare e quindi scelgo di tifare per una squadra della stessa città della mia squadra di calcio preferita. inoltre è anche la città fra le altre più vicina a me, e così anche il criterio geografico è rispettato. dilemma, le squadre sono tre: la Sinudyne, l’Alco e il Gira. come abbia fatto a scegliere fra le tre non me lo ricordo. forse il nome Sinudyne mi sembrava di averlo già sentito o forse perché era quella messa meglio in classifica: ero stufo di farmi prendere per il culo dai miei amici immancabilmente juventini/milanisti/interisti, almeno nel basket speravo di potermi cavare qualche soddisfazione …
un paio d'anni più tardi, il seme germoglia. alcuni miei compagni di classe giocano e decido di provare anch'io: comincio ad andare agli allenamenti di basket ma senza smettere di andare a quelli di calcio. sfortuna vuole che entrambi si tengano di martedì e di giovedì: calcio dalle 14:30 alle 16:30, basket dalle 17:30 ... per un mese reggo e poi crollo, non ce la faccio più fisicamente, torno al calcio ma ormai ho contratto inguaribilmente il morbo …
compro il primo Superbasket: sulla copertina ci sono Magic e Bird che si affrontano per la finale NCAA. E’ l’inizio dell’epoca d’oro della NBA e parallelamente esplode la mia passione, mi abbono a tutte le riviste del settore (all'epoca solo Superbasket e Giganti del Basket), si cominciano a vedere le prime partite NBA in tv magistralmente commentate da Dan Peterson, trovo la maniera di farmi mandare qualche rivista specializzata americana: sono come un bambino in una pasticceria …
convinco mio padre a portarmi a palazzo per lo scontro con la Cantù di Marzorati, Della Fiori e Johnny Neumann. E' la Virtus dei Caglieris, dei Bertolotti, dei Villalta, dei Generali. Ma a me rimane impresso il Vescovo che si posiziona in lunetta e dall'alto della sua statura, ma soprattutto della sua classe, dispensa tali perle di saggezza cestistica da far sembrare buono anche un'onesto mestierante come Owen Wells.

abituato al freddo e alla lontananza dall’azione tipica di una curva calcistica, l’impatto con l'ovattata atmosfera del Madison di Piazza Azzarita è spiazzante: i giocatori sono lì, mi sembra di poterli toccare con mano (anche se in realtà non sono proprio in prima fila), la gente urla, fischia e si arrabbia, ma sempre con un contegno dignitoso che nelle curve del calcio non c’è. sono indubbiamente rapito ... anche dalla numerose belle ragazze che popolano il palazzo…
E’ il primo anno di Driscoll, è l’inizio di una lunga stagione di vittorie e di abitudine alle rarefatte atmosfere dell’alta classifica, per questo per me sarà ancora più duro scendere in A2…
il lavoro, gli impegni, le morose, la lontananza da Bologna ... non sempre ho potuto seguire la Virtus con l'assiduità che avrei voluto. ma ora è più vicina che mai.


Edited by Franz 68 - 14/12/2008, 19:42
 
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Pinzolone
view post Posted on 13/11/2008, 13:05




Correva l’anno del Signore 1987, io ero un ragazzino che, di lì ad un mese, avrebbe compiuto 12 anni ma già totalmente stregato dal gioco della pallacanestro. Si perché io avevo, come del resto tantissimi, iniziato a giocare a pallone, poi fortunatamente il mio ortopedico 3 anni prima mi disse che per la mia schiena e per il mio futuro sviluppo avrei dovuto scegliere fra basket o pallavolo. Non ci pensai un secondo, visto che consideravo il secondo uno sport da femmine. Bè fu una rivelazione, tanto quanto fu un colpo di fulmine la prima volta che vidi certi lungagnoni in tv con la canotta bianconera sbancare Milano e vincere uno scudetto che poi capii essere storico. Ma la vera scintilla, quella che non si è mai più spenta scoccò proprio quel benedetto 11/10 dell’87 appunto, quando grazie anche alla società in cui allora giocavo, ebbi a disposizione qualche biglietto per entrare al palazzo di piazza Azzarita. Entrare in quella straordinaria bomboniera fu qualcosa di magico, vedere dal vivo lo sport che tanto mi stava piacendo e appassionando fu qualcosa di indescrivibile. Fui subito contagiato dalla passione della gente, ma la vera “formica in testa” me la mise un certo personaggio con il numero 10. Prestazione mirabolante, e uno stile di gioco parco ma tremendamente efficace, la sua mitica mattonella, dalla quale quella sera sbriciolò gli avversari affiancato da un giovanotto dalla faccia strana, ma che sembrava giocare ogni pallone come se fosse l’ultimo di tutta la sua vita. Da lì per me le cose cambiarono, pretesi la maglia numero 10 della mia squadra, e capii che per giocare, ma più semplicemente per rendere onore a questo sport dare il 110% non bastava, dovevi metterci tutto quello che avevi fisicamente e tecnicamente sommandolo ad una dose sproporzionata di cuore e attributi. Va da sé che da quel momento “sequestrai” un paio degli abbonamenti a disposizione delle mia società di pallacanestro e diventai una presenza fissa a palazzo riuscendo a coinvolgere in questa grande passione anche mia madre, che suo malgrado dovette accompagnarmi tutte le domeniche in cui la Virtus giocava in casa. Bè, che posso dire di altro se non GRAZIE RENATO E GRAZIE CAPITANO!!!!

Edited by Franz 68 - 14/11/2008, 13:18
 
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cisio
view post Posted on 13/11/2008, 13:38




La mia prima volta...beh, diciamo che non c'è ancora stata.
Si, perchè abitando a Bassano di partite della Virtus dal vivo non ne ho mai viste, ma quest'anno ho deciso che cambio rotta.
Come naque l'amore per questa squadra? Diciamo che correva l'anno 1998, ed il giovane 12enne che ero proprio io decise che era giunta l'ora di trovarsi una squadra del cuore nel meraviglioso gioco el basket.
Chi mi ha avvicinato a questo sport è stato mio padre, innamorato di questo sport, nonostante abbia sempre giocato a calcio, come me del resto. Vicino (ma neanche poi tanto) a noi l'unica squadra di serie A era la Benetton, guidata in quegli anni da D'Antoni. Al tempo l'allenatore italoamericano era praticamente l'unico uomo di basket che conoscevo, insieme a Rusconi, mio compaesano.

Ricordo che era un sabato pomeriggio, su Rai3 davano una partita, non domandatemi quale perchè non posso ricordarmela.
So solo che giocava una squadra di Bologna che aveva le canotte bianconere, cioè degli stessi colori della mia squadra di calcio del cuore, la Juventus.
Giocava un certo Danilovic, e da come urlava Franco Lauro al commento doveva essere sicuramente un fenomeno. Cosa che ho capito essere verissima dopo neanche 5 minuti.

Così è nato il mio amore per la Virtus.


Edited by Franz 68 - 14/12/2008, 19:44
 
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view post Posted on 13/11/2008, 14:57
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CITAZIONE (cisio @ 13/11/2008, 13:38)
La mia prima volta...beh, diciamo che non c'è ancora stata.

mamma mia, Cisio, SEI VERGINE!!!



:lol: :lol: :lol: :lol:
 
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cisio
view post Posted on 13/11/2008, 15:25




CITAZIONE (bosforo65 @ 13/11/2008, 14:57)
CITAZIONE (cisio @ 13/11/2008, 13:38)
La mia prima volta...beh, diciamo che non c'è ancora stata.

mamma mia, Cisio, SEI VERGINE!!!



:lol: :lol: :lol: :lol:

Da questo punto di vista, si lo ammetto :D
 
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view post Posted on 13/11/2008, 15:40
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called for travelling

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CITAZIONE (cisio @ 13/11/2008, 13:38)
... ma quest'anno ho deciso che cambio rotta...

bene, ti aspettiamo!
 
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view post Posted on 13/11/2008, 15:56
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CITAZIONE (bosforo65 @ 13/11/2008, 15:40)
CITAZIONE (cisio @ 13/11/2008, 13:38)
... ma quest'anno ho deciso che cambio rotta...

bene, ti aspettiamo!

Anche perchè grazie all'iniziativa "porta un amico" tra viaggio, biglietto e panini spende per una partita sicuramente meno di noi abbonati.... :shifty:
 
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fat moe
view post Posted on 14/11/2008, 16:26




8 dicembre 1974 avevo 10 anni e stavo fuggendo da un gruppetto di signori tutti vestiti uguali, in nero con delle strisce rosse ai lati dei pantaloni e cappello nero in testa, manco mi ricordo più perchè...
trovai rifugio in un edificio enorme dove vidi un uscio aperto e dove, come un topo da cantina, mi rintanai e con mio grande stupore mi ritrovai quasi a sbattere con un altro signore vestito come quelli che mi inseguivano e che, con altrettanto stupore e con un leggero accento veneto mi dice " cori mona te ghe xe arrivà in ritardo ma non conta parchè oggi vinsemo noi"...davanti a me una tenda rossa un po sporca da cui arrivava un gran vociare e una soffusa musica di organino...sparisco, sempre come un topo da cantina, dietro la tenda e mi ritrovo in paradiso...
sinudyne bologna- duco mestre
da noi TOM MC MILLEN, da loro un allampanato ragazzino lungo lungo e con le gambe a x che poco dopo avrebbe vestito la gloriosa maglia... mi innamorai subito credo...all'uscita i ragazzi in divisa erano ancora li che cercavano in giro, allora sgattaiolai dentro un bar proprio li di fronte dove c'erano dei signori appena usciti dal palazzo che parlavano della partita...mi avvicinai a uno di loro, finsi di sbattergli contro, mi scusai e uscii immediatamente. Quando capii che non vi era piu pericolo misi la mano in tasca e ne trassi un abbonamento e inizio così la mia love story con le V nere...
saluti
noodles


Edited by Franz 68 - 14/12/2008, 19:47
 
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view post Posted on 14/11/2008, 16:58
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#TokoAVita!!!!

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Da cinno vedevo che mio padre, ogni tanto, la domenica usciva da solo, "abbandonando" me e la mamma a casa..."va alla partita" diceva lei...una volta, capita che si siede con me e mi spiega che le partite in questione erano di pallacanestro...in cortile i primi palleggi, poi una volta i dice "ti va di venire?"...scocciava dir di no (ero un po' combattuto per la mamma da sola...)...andiam pure: entro in questo "palazzo" pieno di gente...giocava la Virtus (squadra del cuore del babbo, quindi quella "giusta") contro un altro team (non ricordo quale, solo che avevan maglie verdi...forse..)...non ci capii molto: gente che urlava, batteva le mani, esultava...e quelli con la canotta bianca in campo che eran davanti, soprattutto grazie ad un uomo di colore, parecchio bravo...insomma, mi feci trascinare e coinvolgere...alla fine, papà mi chiese se volevo abbonarmi con lui...risposta immediata: "Sìììììììììììììììììììììììì"....

Scoprii poi che si gioco' l'ultimo anno di Richardson, quella partita...e lui era ovviamente l'uomo di colore...

Da lì in poi, la passione è sempre cresciuta, alimentata dai grandi giocatori visti alla Vu e dall'amore per il gioco del basket in generale...

Quanti momenti meravigliosi...basket come metafora della vita...

FORZA VECCHIO CUORE BIANCONERO!!!!


Edited by Franz 68 - 14/12/2008, 19:48
 
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julius6
view post Posted on 14/11/2008, 21:04




All'inizio, mi parlavano di un gioco dove giocava l'alcol...io non capivo come facesse a giocare con la palla del liquido rosa e che bruciava sulle ferite. Ma, dal momento che lo diceva il capo-branco, con aria seria e per nulla scherzosa, raccontando che proprio lui l'aveva visto giocare, allora credevo, si capisce. Non era chiaro per niente, ma doveva essere senz'altro così. Niente da eccepire. Poi un giorno capii che, volendo andare per il sottile, lui diceva "Alco": e, per lui, "gli altri" erano la Norda. Due nomi per me senza senso: questi sì. Però avevo cominciato a capire che esisteva uno sport diverso dal calcio, che si giocava con una palla diversa, arancione e con delle strane righe scure che disegnavano uno strano disegno curvilineo.
Facevo il terzino in una squadra di pulcini ( allievi?) e andavo coi miei amici ( con due in particolare ) a vedere il Bologna, con regolare bandierone rossublù cucito da mia madre.
Una volta, non c'era il Bologna e uno di questi miei amici mi propose di andare a vedere una partita di basket. Non ero mai stato e, poichè il mondo non l'avevo ancora tutto esplorato, ovviamente andai, poteva essere interessante; comunque, una cosa nuova.
E poi, tanto, dove andava uno andavano anche gli altri due.
Erano i play-off ( parola strana e per me senza significato ) del 1976, c'era Virtus Sinudyne contro Forst Cantù; nella Virtus giocavano Driscoll, Serafini, Bertolotti, Antonelli, Caglieris...nella squadra di Cantù Marzorati, Ciccio DellaFiori, Recalcati, Bob Lienhard, un americano con un gran barbone che sembrava un boscaiolo canadese.... all'inizio non capivo gran chè, sapevo più o meno le regole principali ma vederle applicate bene non era come provarci in palestra, alle scuole medie, senza riuscirci; però mi era piaciuto da subito l'ambiente e soprattutto l'atmosfera, piena di luci e di promesse, la musica, mi piacevano i movimenti dei giocatori, quasi che danzassero, loro pistoloni così alti attorno a quella palla che rimbalzava, mi piaceva il momento di raccogliamento sul tiro libero, mi piaceva quando la palla frustava la retina e la gente ruggiva esultando. Così, per imitazione, cominciai a ruggire anch'io. VITTORIA !! Bello e divertente! Poi, c'era una squadra di Bologna; era in bianco-nero, però andava bene anche quello. Fu molto divertente! Sull'autobus che mi portava a casa cominciai a pensare che mi era proprio piaciuto e quando sarei potuto tornare.
Il giorno dopo, capii che mi era piaciuto da matti!
Più ci pensavo e più mi pareva di cogliere nuove prospettive, diverse sfacettature, e un mondo pieno di significati ancora da trovare.
Un gran calore. E poi, tanti ragazzi della mia età che, all'intervallo, giravano sulla parte superiore dell'anello; e anche tante ragazze.... ;)
E poi c'era la partita che avrebbe assegnato lo scudetto! I play-off mi pare che fossero una specie di mini-torneo, non ad eliminazione come oggi. Non riuscimmo a trovare il biglietto, forse per mancanza di giuste informazioni.
Ma seguii la finale lo stesso alla radio, in tv, non ricordo.
E la Virtus vinse lo stesso lo scudetto!
Fu per me la prima grande, ma grande(!), gioia sportiva!
Fui stupito di gioire così tanto per una squadra, per uno sport che avevo appena conosciuto.
In estate, in attesa di comprare il mio primo abbonamento, trovai in garage un posto per appoggiare la bandiera rossoblù: un posto dove potesse essere riposta, come un cimelio glorioso ma testimone di un'epoca per me ormai troppo lontana.... :rolleyes:


Edited by Franz 68 - 14/2/2009, 09:06
 
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view post Posted on 15/11/2008, 17:20

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Un primo gruppo di "Prime Volte" è già partito....
 
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ClemonJohnson
view post Posted on 17/11/2008, 00:01




ci chiamavamo Dietor, era il 1986, andai con mio padre a palazzo contro Caserta e rimasi colpito da Fantin, era il più bravo a fare canestro da 3.
io da tre quando ci provavo al campetto non la mettevo mai.
diventò subito il mio idolo.


Edited by Franz 68 - 14/12/2008, 19:51
 
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view post Posted on 17/11/2008, 08:28

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CITAZIONE (ClemonJohnson @ 17/11/2008, 00:01)
ci chiamavamo Dietor, era il 1986, andai con mio padre a palazzo contro Caserta e rimasi colpito da Fantin, era il più bravo a fare canestro da 3.
io da tre quando ci provavo al campetto non la mettevo mai.
diventò subito il mio idolo.

Grande Clemon!
 
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