Virtussini - il forum dei tifosi della Virtus Bologna basket

Roma-Virtus del 30/11/08, Mezzogiorno di fuoco all'ombra del Cupolone

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view post Posted on 1/12/2008, 08:39
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Leggo in altri forum che i romani vorrebbero la testa di Gelsomino...
 
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tromba
view post Posted on 1/12/2008, 09:13




Bella vittoria in una partita brutta sporca e cattiva.
Abbiamo tenuto Roma a 70 p.ti nei tempi regolamentari, mica poca roba.
Saihin ha creato un bruttissimo precedente, se non è da espellere Ray cosa deve fare un giocatore per farsi cacciare fuori ?
Grandissimo Rigo, bello solido Langford e Vuk, che da quando non c'è più Pasquali sembra quello dello scorso anno, sarà un caso ?
 
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view post Posted on 1/12/2008, 09:15
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CITAZIONE (tromba @ 1/12/2008, 09:13)
Bella vittoria in una partita brutta sporca e cattiva.
Abbiamo tenuto Roma a 70 p.ti nei tempi regolamentari, mica poca roba.
Saihin ha creato un bruttissimo precedente, se non è da espellere Ray cosa deve fare un giocatore per farsi cacciare fuori ?
Grandissimo Rigo, bello solido Langford e Vuk, che da quando non c'è più Pasquali sembra quello dello scorso anno, sarà un caso ?

Non credo proprio.... :ph34r:
D'accordo su tutta la linea...
Sono le partite che piacciono a me, quelle in cui prevale l'intensità...
 
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view post Posted on 1/12/2008, 09:15

NYPD

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CITAZIONE (tromba @ 1/12/2008, 09:13)
Bella vittoria in una partita brutta sporca e cattiva.
Abbiamo tenuto Roma a 70 p.ti nei tempi regolamentari, mica poca roba.
Saihin ha creato un bruttissimo precedente, se non è da espellere Ray cosa deve fare un giocatore per farsi cacciare fuori ?Grandissimo Rigo, bello solido Langford e Vuk, che da quando non c'è più Pasquali sembra quello dello scorso anno, sarà un caso ?

Difatti sono rimasto interdetto nel momento in cui, il telecronista (non ricordo chi era in quel preciso momento) ha detto che l'arbitro era stato bravissimo a mantenere la calma e a non fischiare il tecnico perchè avrebbe ricevuto sicuramente un pugno da parte di Ray. Roba da matti....
 
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view post Posted on 1/12/2008, 09:17
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CITAZIONE (Franz 68 @ 1/12/2008, 09:15)
CITAZIONE (tromba @ 1/12/2008, 09:13)
Bella vittoria in una partita brutta sporca e cattiva.
Abbiamo tenuto Roma a 70 p.ti nei tempi regolamentari, mica poca roba.
Saihin ha creato un bruttissimo precedente, se non è da espellere Ray cosa deve fare un giocatore per farsi cacciare fuori ?Grandissimo Rigo, bello solido Langford e Vuk, che da quando non c'è più Pasquali sembra quello dello scorso anno, sarà un caso ?

Difatti sono rimasto interdetto nel momento in cui, il telecronista (non ricordo chi era in quel preciso momento) ha detto che l'arbitro era stato bravissimo a mantenere la calma e a non fischiare il tecnico perchè avrebbe ricevuto sicuramente un pugno da parte di Ray. Roba da matti....

Erano Tranquillo e Pittis...
 
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view post Posted on 1/12/2008, 11:38
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massaia BiancoNera (e chi non salta...)

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CITAZIONE (Franz 68 @ 30/11/2008, 15:55)
CITAZIONE (julius6 @ 30/11/2008, 15:54)
Sono stra-felice di aver sbagliato il pronostico!!! :D
Grandissimi ragazzi!!!! ;)
Una battaglia, combattuta sempre sul filo, tanti errori e tanti episodi che bisognerebbe discutere; ma quando si gioca così, tutti per uno e uno per tutti, allora l'episodio non conta più...
Conta il piacere di vedere combattenti mai domi in campo.
Conta solo la gioia di aver visto all'opera una squadra finalmente meravigliosa, che ha avuto anche qualche favore dalla Dea Bendata..... :rolleyes:
GRAZIE RAGAZZI DI AVERCI FATTO VIVERE UNA GIOIA COSI' GRANDE! :)

Anche il sottoscritto ha sbagliato il pronostico....

idem, ma non sono mai stata così contenta di aver sbagliato... :happy.gif: :happy.gif: :happy.gif:

CITAZIONE (Franz 68 @ 1/12/2008, 09:15)
CITAZIONE (tromba @ 1/12/2008, 09:13)
Bella vittoria in una partita brutta sporca e cattiva.
Abbiamo tenuto Roma a 70 p.ti nei tempi regolamentari, mica poca roba.
Saihin ha creato un bruttissimo precedente, se non è da espellere Ray cosa deve fare un giocatore per farsi cacciare fuori ?Grandissimo Rigo, bello solido Langford e Vuk, che da quando non c'è più Pasquali sembra quello dello scorso anno, sarà un caso ?

Difatti sono rimasto interdetto nel momento in cui, il telecronista (non ricordo chi era in quel preciso momento) ha detto che l'arbitro era stato bravissimo a mantenere la calma e a non fischiare il tecnico perchè avrebbe ricevuto sicuramente un pugno da parte di Ray. Roba da matti....

il cazzotto glielo stava dando comunque, tecnico o no... :rolleyes:
Sarei stata curiosa di vedere però cosa sarebbe successo se al posto dell'imperturbabile Sahin ci fosse stata quella primadonna di Facchini...o magari anche Cicoria, perchè no... :monkey106.gif:
E mi è venuto un quesito: in casi come questi, effettivamente, è meglio mantenere la calma e far finta di niente oppure sanzionare il gesto? :huh:
Altro pensiero immediatamente successivo: e se 'sto gesto era a parti invertite (magari fatto da un Langford a caso) a Bologna???? :rolleyes: :rolleyes: :ph34r:
 
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view post Posted on 1/12/2008, 11:40
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CITAZIONE (LadyVnere @ 1/12/2008, 11:38)
e se 'sto gesto era a parti invertite (magari fatto da un Langford a caso) a Bologna???? :rolleyes: :rolleyes: :ph34r:

Maliziosa.... :rolleyes:

















Esattamente come me.... :ph34r:
 
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view post Posted on 1/12/2008, 12:10
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Gazzetta dello Sport

Super Boykins: Roma cade ancora
La Lottomatica è +6 a 77" dalla sirena: il piccolo americano dà il supplementare e il 2° posto a Bologna
ANDREA PUGLIESE

ROMA
Sulla ruota di Roma stavolta esce il quattro. Come le vittoria consecutive che Bologna ha portato a casa (compresa quella con l'Ostenda, in Euro-challenge) da quando si è immersa anima e corpo nella cura Boniciolli, ma anche come le sconfitte consecutive della Lottomatica in campionato. Quattro, però, sono anche i punti che La Fortezza è riuscita a mettere tra sé e i capitolini, un mini solco che può cambiare le carte in tavola al campionato. Passando da una Virtus all'altra, chissà che la principale antagonista del Montepaschi Siena non cambi faccia. Almeno per ora.

Tutto cuore
Del resto, quando sei a -6 (69-63) a 1'17 dalla fine, puoi vincere solo in due modi: se gli avversari perdono la bussola e tu hai un grande cuore. A Roma, ieri, sono successe tutte e due le cose, con la Lottomatica scioltasi negli ultimi 77 secondi e Righetti (tripla in transizione del 69-68) e Boykins (canestro in jump per l'overtime a 36 centesimi dalla sirena) che hanno costruito un capolavoro. «Ma il nostro segreto è il sorriso — dice alla fine Boniciolli — e una difesa migliorata grazie al sistema di gioco: quando in attacco tutti toccano palla, dopo è più facile andarsi a sacrificare anche in difesa».

Punto a punto
La sfida tra le due Virtus prima era scivolata via così. Punto a punto, per 38 minuti, con la Lottomatica (out Brezec, tallonite) che l'ha condotta a lungo, anche se sempre di un soffio. «Ma nel momento decisivo siamo calati nella concentrazione — dice Repesa — e nell'overtime ci è mancata l'energia giusta». Prima, Roma aveva trovato l'assetto migliore soprattutto con Giachetti (preferito a Jennings). Ray ha regalato mirabilie, perdendo però il controllo della partita al 31' (fallo non fischiato da Sahin e contatto sfiorato tra i due), mentre Hutson (27 punti, 7 rimbalzi, 8 falli subiti e 34 di valutazione) ha confermato di essere in questo momento l'ala grande più forte del campionato (Ford, 13 rimbalzi, ha faticato non poco a tenerlo). Ma non è bastato, anche perché Boniciolli (che ha inserito a sorpresa nel quintetto Malagoli) ha trovato risorse infinite da Righetti e Vukcevic. Ed è proprio qui, sugli esterni, che Bologna ha portato a casa la partita, con 11/18 (61%) dall'arco. Poi, nell'overtime. Repesa ha tenuto fuori Ray e Gigli (efficace sui lunghi bolognesi), dando spazio a Gabini e De La Fuente (0/13 in due in 65' minuti), mentre Bologna ha trovato anche un Giovannoni efficace nelle due parti del campo.Folletto doc II marchio finale, però, è tutto di Earl Boykins, l'ex folletto di Denver. Quando ha potuto ha accelerato, gestito i ritmi, chiesto (e trovato) assistenza in regia a Vukcevic. E quando si è trattato di cambiare il match, si è caricato sulle spalle la squadra. Prima con una tripla (54-57) da centrocampo sulla sirena del terzo quarto, poi con il canestro del 70-70. «Ma lì siamo stati poco reattivi noi — dice Repesa — quella palla rasoterra non doveva sfuggirci». Quel pallone, invece, è tornato tra le mani di Boykins, che l'ha trasformato in punti dorati. E in una vittoria che tiene la La Fortezza nella scia di Siena. «Questa squadra ha dieci stelle potenziali — chiude Boniciolli —. Se lotterà con lo spirito di chi deve salvarsi all'ultima giornata e la qualità dei suoi giocatori, chissà...». Già, chissà.
19-20,38-34; 54-57; 70-701LOTTOMATICA ROMA: Jaaber 13 (2/6,2/3), Becirovic 10 (3/10,0/2), De La Filante (0/3,0/3), Cigli 5 (2/2), Hut-son 27 (9/13); Giachetti 6 (3/4), Ray 19 (2/6, 3/6), Tonolli, Gabini (0/3, 0/4). N.e.: Jennings, Datome. Ali. Repesa.LA FORTEZZA BOLOBNA: Boykins 20 (6/15,2/5), Vukcevic 16 (2/5,4/4), Righetti 18 (2/3, 4/6), Malagoli (0/1), Ford 4 (1/7); Koponen 4 (0/1, 0/1), Langford 12 (3/5,1/1), Arnold 4 (1/2), Giovannoni 8 (3/4, 0/1). N.e.: Chia-cig, Moraschini, Lestini. Ali. Boniciolli.ARBITRI: Sahin, Sabetta, Tullio.NOTE - TI: Rom 23/26, Boi 17/19. Rimb.: Rom 35 (Hutson 7), Boi 40 (Ford 13). Ass.: Rom 12 (Becirovic 5), Boi 13 (Boykins 7). Progr.: 5' 9-12, 15' 30-27, 25' 43-39, 35' 58-61. Spett.: 5290, incasso 45.000 euro circa.
 
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Pinzolone
view post Posted on 1/12/2008, 12:13




Bè nulla da aggiungere, avete detto praticamente tutto voi, anche se vi invito a riflettere sulla prestazione del finnico. tanta tanta ottima difesa, discreto ordine ed un paio di iniziative giuste concluse degnamente.

Scandaloso, anche se dal vivo si fa sempre un po di fatica a giudicare per bene, l'arbitraggio dell'ultimo quarto. Se chiunque si azzardasse ad andare muso a muso con un arbitro anche senza alzare il pugno in segno di minaccia si beccherebbe un tecnico come minimo, e su ogni pallone dubbio e non il fischio era pro Roma. Escludo sia riconducibile ad un arbitraggio un pelo casalingo, ne abbiamo la prova guardando invece quello del supplementare che è stato finalmente bilanciato e qui mi fermo perchè le teorie del complotto mi stanno, in qualsiasi ambito, un po sulle balle.

Adesso c'è il derby....ci arriviamo con una spinta emotiva notevole, ed una consapevolezza dei nostri mezzi tremenda a mio avviso
 
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view post Posted on 1/12/2008, 12:20
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Corriere dello Sport
I RITOCCHI DI BONICIOLLI

Vukcevic regista occulto, Koponen difensore sulla palla, Ford ala forte e Langford jolly Vu nere più agili e libere di inventare
di Claudio Limardi

BOLOGNA - La quarta vittoria consecutiva dell'era Boniciolli è la più significativa. La Virtus ha cambiato allenatore, mossa comunque rischiosa, nel momento in cui il calendario si faceva insidioso. Ora approccia il derby sull'onda di una striscia di successi, di cui due in trasferta a Cantù e Roma. In otto giornate di campionato ha vinto tre volte fuori casa, anche contro potenziali rivali nella lotta al vertice come Milano (impresa che appartiene a Renato Pasquali) e Roma. Oggi non c'è dubbio che la Virtus sia la seconda forza del campionato. A Boniciolli bisogna dare atto di essere riuscito a dare un'impronta personale alla squadra senza sacrificare i risultati e di averlo fatto a dispetto dei problemi di infortuni (Chiacig non era a Roma, Arnold nella capitale è rientrato ma non era in condizione) e di altre vicissitudini come la perdita di Blizzard. Ecco cos'ha cambiato Boniciolli.

LIBERTÀ' - Ha sciolto le briglie alla squadra, ora meno rigida nell'esecuzione degli schemi. Il rovescio della medaglia è che uno come Earl Boykins, se gode di eccessiva libertà, tende ad attaccare sempre l'area e contro le difese chiuse tipiche del basket europeo è tornato a sbattere contro il muro degli avversaci come gli succedeva spesso in precampionato. Ieri ha perso sette palloni. Troppi. Ma in generale la squadra sembra più a suo agio in un basket più garibaldino.

VUKCEVIC - Tatticamente ha cambiato ruolo. Ieri ha deciso da tiratore, specie nel terzo quarto quando Roma ha tentato un paio di volte di allungare, ma quello che gli chiede Boniciolli è di tenere la palla in mano e guidare la squadra. Questo permette a Boykins di giocare più da finalizzatore che da costruttore di gioco. Da quando c'è Boniciolli, Boykins in campionato ha segnato 67 punti in tre partite e il regista principale, qualche volta occulto, altre volte esplicito della Fortezza è Vukcevic.

KOPONEN - E' il miglior difensore bolognese sulla palla ma in attacco gioca da guardia. Boniciolli preferisce che sia Vukcevic a gestire i giochi a livello organizzativo o Boykins a rompere il pressing avversario. Koponen oggi è una specie di uomo di rottura che si sta ritagliando spazio dove può.

LANGFORD - Gioca da sesto uomo, è salito di tono come difensore (meraviglioso ieri su Becirovic), aiuta a rimbalzo e in attacco è più a suo agio giocando in libertà perché il suo stile offensivo è più adatto laddove può improvvisare piuttosto che eseguire.

FORD -Boniciolli lo impiega anche da ala forte e giura che con Chiacig sarà lui il secondo lungo. Non è il suo ruolo in attacco. L'1/7 di ieri dimostra come in questo contesto le sue prove a livello realizzativo potrebbero essere meno frequenti. Ma il coach vuole alzare la fisicità della squadra. Finché Sharrod controlla i rimbalzi come ieri (13) nessuno si lamenterà di lui.

Tuttoposrt
Al supplementare Bologna rifila il 4° ko di seguito a RomaVirtus, la sfidante
Avanti di 6 punti a 13" dalla fine, la Lottomatica si arrende
Repesa tiene Jennings in panca per 45' e poi dimentica Gigli. Ma i bianconeri crescono, in particolare in difesa con Langford e Righetti. L'ex segna pure, come Vukcevic e il discontinuo Boykins
FABRIZIO FABBRI

ROMA. La crisi di Roma è aperta. Se l'Eurolega è stata una cortina fumogena sull'andamento lento in A della squadra di Repesa, la quarta sconfitta di fila in campionato mette a nudo i problemi di un gruppo creato per provare a contrastare la grande corsa di Siena. E' stata La Fortezza Bologna di Matteo Bonidolli, impostasi 80-86 dopo un supplementare, a far scricchiolare le labili certezze del gruppo capitolino. Che ha gettato al vento una vittoria apparsa ben salda quando il titanico Hutson, con un gioco da 3 punti, aveva regalato il +6 a 1'13" dalla sirena. Ma Roma pare copiare la famosa mucca di Aza Nikolic, quella che una volta munta dava un caldo al secchio del latte, e ci ha messo del suo per dare fiato alle speranze bianconere giocando in modo assolutamente passivo gli attacchi ancora a sua disposizione, palla a Becirovic e 4 statuine ad aspettare gli eventi, sbagliando un libero determinante con Jaaber e soprattutto lasciando prima una comodissima tripla a Righetti e poi consentendo a Boykins di raccogliere una palla da lui gettata e di insaccare il pari.

REPESA
Difficile capire alcune scelte di Repesa, costretto a rinunciare al claudicante Brezec (problemi ad un piede), il che ha bilandato un Chiacig non abile dall'altra parte, il tecnico croato ha punito Jennings con 45' di panca, scelta accettabile per chi deve dare segnali al gruppo, ma ha dimenticato di ricorrere nei momenti più caldi a un Giachetti superlativo che in 13"45" aveva raccolto 6 punti, 3 recuperi ed 1 rimbalzo. Ha stupito pure il costante insistere su Gabini, relegando a ruolo marginale nella fase decisiva Gigli, capace di dare sostanza nei poco più di 20' in campo. Non a caso Giovannoni ha portato a scuola l'oriundo argentino nel prolungamento, con due giocate chiave. Tradita al tiro da Becirovic e De La Fuente, la Virtus ha sfruttato, finché in campo, la buona serata di Ray, poi però seduto, anche nei momenti più caldi quando il suo talento offensivo forse sarebbe servito. Sembrerebbe che la guardia del Bronx accusasse fastidi a un piede, ma la versione ha cozzato con la sorpresa dello staff medico nell'apprenderla. Piuttosto è la difesa di Ray, migliorata ma incostante. E Repesa ha scelto i difensori. Sulla carta, visto il rendimento di Gabini.

Ma bisogna ricordare i grandi meriti della Virtus, imbattuta con Bonidolli, che non s'è fasciata la testa perché Blizzard s'è chiamato fuori in settimana. Le V nere non hanno mai smarrito la convinzione. Boykins dopo una partita difficile, ingabbiato nella morsa dei raddoppi capitolini, ha recitato da leader, trovando in Vukcevic e Righetti i complici del delitto perfetto. Ma il killer silenzioso della Lottomatica è Keith Langford. Normale in attacco, ha sfoderato, nell'appendice, una prova difensiva di tecnica e gambe che lo ha portato tra gli eroi della vittoria. Ha oscurato la via del canestro a Becirovic spegnendo la luce di Roma. E la difesa Virtus, pare più avanti (come la voglia) dell'attacco.

TOTI NON CAPISCE
E' la prima vittoria di Boniciolli contro Repesa. Sorrisi e pacche sulle spalle per i bianconeri. Aria pesante nella Capitale. Il presidente Claudio Toti: «Francamente alcune decisioni non le ho capite, ma abbiamo un allenatore deputato a farle e ne risponde lui».

LOTTOMAnCA-LA FORTEZZA 80-86 dtsNon basta HutsonROMA Giachetti 6 (3-4), Gigli 5 (2-2), Becirovic 10 (3-10 0-2), Tonolli, Hutson 27(9-13), De La Fuente (0-30-3), Ray 19 (2-6 3-6), Garbini (0-3 0-4), Jabber 13 (2-6 2-3). Ne. Datarne, Jennings. Ali. RepesaBOLOGNA Fora 4 (1-7), Koponen4(0-1 0-1),Amold4(1-2), Righetti 18 (2-3 4-6), Giovannoni 8 (3-4, 0-1), Langford 12 (3-5,1 -1 ), Malagoli (0-1 ), Vukcevic 16 (2-5 4-4). Ne: Mo-raschini, Lestini. Ali. Bonidolli. ARBITRI: Sahins, Sabetta, Tullio NOTE Parziali: 19-20 36-34 54-57 70-70, da 2: R 21 -47, B 18-43; da 3: R 5-18,11 -18; lib: R 23-26, B 17-19; rimb. R 35 (13o, Hutson 8), B 40 (12 o, Ford 13); assist R 12 (Becirovic 5), B 13 (Boykins 7); perse R 15, B 20.5 f: Hutson 44'43".
 
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view post Posted on 1/12/2008, 12:22
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CITAZIONE (bosforo65 @ 1/12/2008, 12:20)
FORD -Boniciolli lo impiega anche da ala forte e giura che con Chiacig sarà lui il secondo lungo. Non è il suo ruolo in attacco. L'1/7 di ieri dimostra come in questo contesto le sue prove a livello realizzativo potrebbero essere meno frequenti.

Straquoto....
 
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Corriere della Sera
Quarto stop per la Lottomatica, Bologna passa all'overtime

MILANO — Roma bocciata, quarta sconfitta consecutiva in campionato, dopo un temposupplementare contro la Virtus Bologna. Milano promossa contro la Solsonica Rieti. Sintesi brutale. Infatti, la Lottomatica è stata bocciata, ma a pieni voti, mentre l'Armani è promossa, con sufficienza piena, ma certo non esaltante. Questione di chi avevi davanti. Da una parte la Fortezza imperiale di Bologna, con i feroci cavalieri della V nera, che in Boniciolli hanno ritrovato il generale che ha coniato in acciaio l'anima loro. Dall'altra, una modesta Rieti, ancor più confusionaria che rassegnata, in cui gliex, Lino Lardo e Mario Gigena (0 punti in 21') hanno portato solo emozione e vecchi ricordi.

Mezzogiorno incandescente a Roma. PalaEur bellissimo palcoscenico per una recita esaltante. Equilibrio spietato in un percorso di guerra troppo stretto (massimo vantaggio 5 punti per entrambe le squadre), con qualche ruvida frizione come logica conseguenza dell'epico scontro in cui nessuno voleva cedere il passo. Lottomatica che dopo il delitto degli ultimi incontri in cui aveva subito più di 100 punti, ha capito e accettato il castigo di Repesa, schiumando sudore erabbia proprio nella metà campo difensiva e lanciando sul fronte avverso le folate di Hutson (27 punti). Roma decisa al colpo mortale con un 8-0 negli ultimi 4' che la portava avanti 66-61 a 2' dal termine, parziale uscito dalle mani di Becirovic, fino a quel momento in carestia totale. Ma Roma non aveva schiacciato la testa del serpente: c'era ancora veleno in Giovannoni e Righetti (tripla a 11" dalla fine), quando sul 70-68 Boykins buttava al vento l'attacco della vittoria. Ma nella convulsa carambola la palla tornava in mano proprio a Pollicino, che pareggiava. Se quella palla non gli fosse tornata tra le mani, probabilmente Boykins sarebbe stato lapidato sul posto, per le sue 7 palle perse e le sue forzature qualche volta arroganti (8/20 al tiro). Meglio di lui, un monumentale Vukcevic che non sbaglia mai nei momenti cruciali (16 con 4/4 da 3), e il solito/solido Righetti (18, con 4/6 da 3), oltre alla vera sorpresa, Keith Langford, un americano che difende come fosse a guardia di Fort Knox. Dura e compatta, la Virtus è l'unica alternativa a Siena.
 
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La Virtus giusta è quella di Bologna
30/11/2008, 19:35. Scritto da Marco Bonfiglio.





Il motivo per cui a Roma non si gioca mai a mezzogiorno non è la scarsa affluenza di pubblico, ma la possibilità quasi certa che il pranzo venga ritardato a causa di un supplementare. E ai tifosi della capitale andrà pure di traverso, mentre esultano quelli della Virtus nera che con Boniciolli hanno trovato una squadra che non si arrende, granitica, capace di forzare la continuazione anche sotto di sei punti a poco più di un minuto dalla fine. E di vincerla grazie ai suoi talenti, guidata dal fenomenale Boykins che prima di segnare a 3 decimi dalla fine il jump del supplementare l’aveva messa pure da centrocampo. E’ la punta di diamante di una vittoria che mantiene al secondo posto La Fortezza e lascia ingoiare Roma in mezzo alla classifica. Per l’urbe quarta sconfitta consecutiva nelle tavole nostrane e non basta la scintillante vetrina continentale a coprire la crisi: Repesa in mezzo al tavolo degli imputati ci va per i due punti persi e per un paio di scelte controverse. Non aveva Brezec per infortunio, rinuncia a Jennings per scelta tecnica, rifiuta Ray e Gigli nel finale per dare campo a un Gabini disastroso al tiro. Ma in linea più ampia sono gli esterni di Bologna a vincerla: detto del folletto geniale, c’è pure il dolore locale per l’ex Righetti che incide chirurgicamente la mattinata, insieme a Vukcevic e Langford che alla lunga fanno più di Becirovic e Jaaber. Il riferimento ai singoli si espande sulle percentuali: per difendere forte l’area Roma concede l’arco e concede 11/18 da tre agli ospiti, che in balistica la vincono definitivamente. Doveva essere la giornata delle conferme e delle smentite, lo è stata: Roma è un cantiere aperto nel quale il suo allenatore non ha ancora definito gerarchie e necessità, che accetta tutti i cambi sul primo blocco e per questo concede troppi minuti a gente che non la mette mai, anche se non va dimenticato che la sua partita difensiva è degna di nota e passerà inosservata solo per il risultato finale. Bologna è l’avversaria più credibile di Siena in questo momento: per talento e profondità di rotazioni non è una notizia, per mentalità e carattere arriva la certificazione del Palaeur.


I numeri – Per lungo tempo, sul legno, si vedono due squadre che hanno paura di prendersi la posta. Il punteggio rimane incollato per trentotto minuti, con Roma che non riesce a scappare e Bologna che sta attaccata al vagone fino al 69-63. Repesa aveva dominato in vernice con l’enorme Hutson e tenuto Ford e Arnold ad arredamento del palazzo, andando anche di fantasia con quattro piccoli o De La Fuente in ala grande per qualche tratto. Boniciolli prova invece ogni tanto senza un portatore di palla puro, spesso giocando con i due americani lunghi sulla lunga scelta di Roma di tenere Gabini da quattro, ma nell’ultimo periodo si vede un 9/33 dal campo delle due squadre che lascia capire quanta imprecisione abbia assalito l’Eur nel momento decisivo. Vero che l’urbe si era affidata anche a Ray per avere dagli esterni una specifica pericolosità offensiva, ma insieme a Gigli la sua esclusione dai minuti che contano è il mistero più grande della giornata. Ciò detto, Roma non è comunque precisissima in vernice dove chiude col 45%, tenendo gli ospiti al 42% e Ford e Arnold a 2/9 dal campo, paradossalmente aiutata dall’assenza di Brezec che era il meno indicato per marcare i lunghi avversari. La mossa però costa sul perimetro, dove il 61% di Bologna è strepitoso, ma almeno 5 sulle 11 triple a bersaglio sono coi piedi per terra. Mentre ovviamente il 5/18 dell’urbe è raccapricciante, associato all’1/8 tra quarto periodo e supplementare, montato dallo 0/4 di Gabini che ha davvero troppi tiri decisivi per le mani. E’ qui che si decide la mattina, il resto è quasi tutto equilibrio, dai rimbalzi dove La Fortezza vince 40-35 alla valutazione, 97-94 per Roma, al contributo della panca. Il 40% della capitale dal campo sovrasta anche un mezzogiorno nel quale finalmente la sua difesa fa 21 recuperi con 15 perse. In lettura alternativa, è anche la vittoria di chi dà le chiavi della squadra in mano a tre giocatori e lascia la manovalanza agli altri. Viene anche il giorno in cui Roma si fa consapevole che darla a Becirovic nel possesso che scotta non è quasi mai una buona idea e che a parte Hutson altri nomi per l’ultimo pallone non ce ne sono. Forse Ray, che però sta seduto anche quando meriterebbe un’occasione nell’ultimo minuto. Senza aggiungere che l’assetto migliore è stato con Giachetti in campo, altra dimostrazione che Repesa probabilmente fin dal riscaldamento aveva deciso di giocarsela con Jaaber e Becirovic in campo, davvero poco lucidi nella regia. Una rigidità che a Vitoria aveva funzionato, ultimamente non funziona più.


I protagonisti – Boykins non lo fermavano nemmeno di là, figurarsi se ci riesce un Jaaber in chiaro debito atletico. Ma fa lo stesso impressione, da dietro il canestro, la sua capacità di inventare parabole inesistenti anche per la fantasia fino a costruire 20 punti con 8/20 dal campo (chiaro segnale che è lui a decidere se è caso di mettersi in proprio o innescare i compagni), 7 assist e 9 di valutazione. Vero che la difesa di Roma lo costringe a 7 perse, ma la tripla che chiude il terzo periodo e il canestro del supplementare parlano di un protagonista assoluto del nostro campionato nei palloni decisivi. A ruota i 18 di Righetti, con 6/9 dal campo e la tripla del 69-68 che riapre i giochi, dicono di un esterno ritrovato appena ripreso possesso di Boniciolli, con anche 5 rimbalzi e 19 di valutazione. Il motivo probabile per cui Ray sta in tuta nel finale sono i 16 punti di Vukcevic, con 4/4 dall’arco e 15 di valutazione. In tre insomma fanno 54 punti sugli 86 totali, che diventano 66 con i 12 di un litigioso Langford, che si allaccia con Becirovic e De La Fuente ma offre anche 5 rimbalzi e 16 di valutazione. Tutto materiale che serve a superare gli 8 punti in coppia di Ford e Arnold, con Giovannoni fermo a 8, ma un paio fondamentali nella continuazione e anche 4 assist in una mattina con pochi buchi. Roma ha quattro giocatori in doppia cifra (Hutson, Ray, Becirovic e Jaaber) ma paga l’uovo deposto da De La Fuente e Gabini, che insieme sommano 65 minuti in campo. Lo spagnolo in campo ci sta perché è fondamentale in difesa, l’argentino oltre ai rimbalzi non ne dà motivo, se il criterio è la difesa su Giovannoni. Gigli, con dieci minuti di meno, aveva già fatto meglio di lui.


La cronaca – Per il mezzogiorno Repesa manda in quintetto Becirovic accanto a Hutson e Gigli, Malagoli sta accanto a Ford in area è la mossa a sorpresa di Boniciolli. Roma accetta tutti i cambi e pressa alto dalla rimessa, 4-5 con una tripla di Righetti. Jaaber e Becirovic sono ancora a letto e tre perse di fila regalano la transizione che permette a Vukcevic e Boykins il 6-12. Entrano Arnold e Langford, Ray al posto di Becirovic, Boniciolli e Repesa si specchiano con quattro piccoli. E’ 15-16 con due liberi di Hutson, dentro pure Tonolli, 19-20 a fine primo periodo con bell’impatto del raggio.


Repesa prima di Jennings prova anche Giachetti con Ray e Becirovic tre, Boniciolli prova con Arnold accanto a Ford per alzare i centimetri. Il secondo fallo di Hutson arriva con le mani che si raffreddano su due lati del campo, tripla di Ray del 26-23. La Virtus nera rinuncia ai play e Roma pressa furiosamente dalla rimessa, torna Boykins, Giachetti e Ray danno due magie per il 32-27. Tornano Tonolli e Jaaber, lo 0-7 di parziale è chiuso da Hutson per il 36-34. Punteggio sul quale si chiude il primo tempo con Repesa che mette anche De La Fuente da quattro per l’ultimo possesso. 15 punti per la panca di Roma, dal campo si tira il 50% sui due canestri.


Stesso quintetto per Repesa, Giovannoni accanto a Ford per Boniciolli. Terzo fallo di Hutson su gioco da tre punti di Langford, sull’ingresso di Gabini va dentro Arnold per dare sostanza in area agli ospiti, che ne hanno poca. Sul 40-37 Roma sbaglia quattro possessi per allungare, terzo fallo di Arnold su gioco da tre punti di Gigli. Tornano Giachetti e Ray, tripla del raggio del 46-41. Due triple di Vukcevic, sei consecutivi per lui e 49-49. Altra tripla di Ray, De La Fuente va su Vukcevic che viene sostituito da Boykins. E’ 54-57 dopo tre periodi con la tripla da centrocampo di Boykins, Hutson e Ray ne hanno messi 34 sul totale di Roma.


Qui Bologna ha 7/11 dall’arco, quarto fallo di Langford col pubblico che si accende su un non fischio di Sahin. Roma continua a stare sulle spalle dei due americani, torna Jaaber, quarto anche di Arnold. Repesa si mette con Becirovic da tre, torna De La Fuente per Ray. Boniciolli sul 58-59 va senza play, Becirovic e Jaaber non riescono a sorpassare, finalmente due dello sloveno in contropiede per il 62-61. Due liberi per Becirovic, la difesa dell’urbe continua a mordere sul portatore di palla, due liberi di Jaaber del 66-61. Sembra risolverla Hutson: gioco da tre punti impossibile contro Ford e 69-63 con un minuto alla fine. Righetti mette la tripla del 69-68 a 11’’ dalla sirena, Jaaber segna solo un libero e sull’ultimo possesso la palla torna in mano a Boykins che pareggia a 70. Supplementare.


Jaaber mette la tripla, Righetti gliela restituisce, due liberi di Hutson. Tripla di Boykins, 75-76, sorpasso di Becirovic. Giovannoni mette il 77-78, schiacciata di Hutson. Gabini sbaglia una tripla comoda dall’angolo, Vukcevic no, 79-81. Quinto fallo di Giovannoni, Hutson segna solo un libero, Ford pure. Becirovic sbaglia due possessi, va in lunetta Boykins che a 23’’ dalla fine la chiude. Finisce 80-86 è quarta sconfitta consecutiva in campionato per Roma. Che adesso nello stivale perde tutte le certezze.


PAGELLE



Jaaber 5: l’estate bulgara l’ha svuotato di atletismo, perciò non andate a guardare i suoi 13 punti, i 3 rimbalzi o i 2 assist, perché quelli sono frutto di un’energia che non corrisponde alle sue gambe. La chiave sono le 3 perse senza recuperi per uno che era il migliore scippatori di palloni sugli esterni e anche se Boykins era un’indigestione per gente anche più forte di lui, il problema risiede nell’impossibilità di fargli mettere ordine quando deve gestire il gioco dall’origine. Troppi palleggi, poco ritmo, ritardo nell’esecuzione dei giochi. Finisce a 11 di valutazione ma sbaglia il libero che forse eviterebbe la continuazione. Non è il suo ruolo, 29 minuti di alti e bassi lo rendono evidente.


Ray 7: parte dalla panca ma si vede subito che mezzogiorno è l’orario buono. Talmente in palla che anche nelle cose più facili, vedi le 3 triple su 6 a bersaglio, si complica la vita per compiacere il pubblico con un paio di crossover troppo veloci per la rètina e per la retìna. Ne mette 19 in 22 minuti con 5/12 dal campo e anche se prima di uscire sbaglia tre tiri di troppo e concede due triple a Vukcevic, la giornata sembrava proprio la sua. Invece è escluso a 6’ dalla fine e rivedrà il legno per una manciata di secondi, chiudendo con 4 perse, 1 assist e 12 di valutazione. Difficile capire cosa possa fare di più per meritarsi considerazione. La classifica parla male anche per questo, oggi.


De La Fuente 5.5: gioca, purtroppo, due partite. La prima è strepitosa, quella difensiva, dove annienta anche gente più alta di lui ed è necessario in campo per una difesa più bella del solito. E’ il motivo dei suoi 35 minuti, ripagati con 5 rimbalzi e 4 recuperi. La seconda è un pianto, come altre volte gli è capitato, 0/6 dal campo suddiviso egualmente in errori da due e da tre, non bastano 2 assist per non rimpiangere Datome, che sta in panca ma ancora non è pronto. Vero che Repesa enfatizza il suo utilizzo nel non avere un’ala piccola in rotazione, difficile pensare a chi potesse difendere al posto suo, facile dire che forse in una balistica tanto amara un’alternativa si poteva cercare per qualche minuto.


Hutson 8: servono parole? L’ala grande più forte del campionato, semplicemente. Smantella con facilità irrisoria Ford e Arnold su due lati del campo, se riceve a due metri dal canestro sono due sicuri, fa 27 punti con 9/13 dal campo ed esegue perfettamente il piano partita che prevede andare in vernice sempre anche per guadagnare falli. Infatti è 9/11 dalla linea, cui aggiunge 7 rimbalzi di cui 4 offensivi, 4 recuperi, 1 assist, 1 stoppata, 34 di valutazione. Il suo gioco da tre punti del 69-63 è fantascienza pura, con il corpo che guarda verso la propria panca, non basta nemmeno questo per vincerla. La nota più bella in una mattina stonata.


Giachetti 7: Repesa ha l’intuizione di farlo esordire presto, non il coraggio per dargli altri minuti nel finale. Ma nei suoi 13 c’è tutto: intraprendenza con 6 punti attaccando il canestro dal lato sinistro, 1 rimbalzo, 3 recuperi difendendo forte su Boykins, 7 di valutazione. Tranquillo, lucido, pare davvero il play d’ordine che non è mai stato e che da più fronti era stato invocato come salvatore della patria. Meritava di più.



Jennings n.e.: non gioca, ma la motivazione preoccupa dalle parole di Repesa: 'Per rendimento in allenamento Giachetti meritava più di lui'. Oltre al resto, Roma deve risolvere anche il problema del ragazzo prodigio che a dicembre sparisce addirittura dalle rotazioni.


Becirovic 5: le considerazioni sono un paio, collegate una all’altra. Se ha problemi di autonomia nel giocare due partite da protagonista a settimana, come pare evidente, Roma è in un guaio. Perché deve giocare anche per gli altri ma è in ritardo con le mani e la testa, vedere come cerca Gigli in ritardo sui giochi a due per capire, e se non trova ritmo al tiro è un disastro perché si fa testardo. Ecco appunto 10 punti con 3/12 al tiro, in 35 minuti nei quali Repesa ha paura a privarsene perché è comunque tra i pochi a penetrare la vernice dal palleggio, spesso insistendo troppo. Porta 3 rimbalzi, dopo il primo tempo ha già 4 perse, serve anche 5 assist nel suo 11 di valutazione ma sbaglia tutto nel supplementare e anche in precedenza, dove i possessi per tornare in vantaggio sono tutti cannati. Non è più un dubbio che l’ultimo pallone non debba essere suo perché tende a incartarsi, ma si torna alla considerazione iniziale. Potrebbe venire alla luce che per le sue ginocchia due a settimana da uomo fondamentale siano troppe. Storia da approfondire.


Gabini 4: discorso simile allo spagnolo. Sta in campo 30 minuti perché ha energia, anche se incanalata in maniera negativa nelle letture offensive, anche questa sua caratteristica. A volte si perde l’uomo dal lato debole per aiutare dove non deve, ma è comunque uno dei motivi per cui Roma rimane avanti con un quintetto piccolo. Di là però esordisce con una tripla che coglie l’incrocio dei palli e non si fermerà più: 0/7 dal campo, 0/4 dall’arco, la tripla del supplementare comoda in angolo che svernicia il ferro, di là Vukcevic nella stessa situazione che punisce. Non ci vuole troppo a capire che non va alimentato in condizioni del genere, eppure i tiri più pesanti se li prende lui. Quando si parla di gerarchie latenti, è esattamente questo.


Gigli 6.5: contribuiva ampiamente a smantellare i lunghi di Bologna, in 20 minuti da 6 rimbalzi, 2 recuperi, 1 assist, 1 stoppata e 14 di valutazione. Gioco da tre punti nel terzo periodo, prima della panchinata definitiva per dare spazio al Gabini avulso dalla partita. Segna 5 punti con la solita enciclopedia di energia, altro mistero la sua esclusione dai momenti clou.


Tonolli s.v.: quattro minuti tanto per assaggiare il legno, con 1 rimbalzo tanto per smuovere il tabellino.


Repesa 4: il voto non è per la singola partita, ma per le quattro perse in fila. Non esiste che ci siano problemi di abbondanza, dopo che per anni in autunno il problema era la povertà del roster. In realtà prova ad arginare chiudendo la porta a Jennings, senza Datome e Brezec, ma ci prende talmente gusto da tirarla in faccia anche a Ray e Gigli, che invece meritavano. C’è anche fantasia nelle sue scelte, vedi Becirovic da tre, De La Fuente da quattro nel secondo periodo, il Giachetti accanto a Ray, il pressing tutto campo alternato alla scelta di mandare il piccolo dentro l’area per chiudergli ogni linea di passaggio. Ma il problema è la gestione del finale, che non convince più, nemmeno dentro la società. Dove infatti iniziano a mugugnare. Per tanti motivi dopo 8 giornate i risultati sono gli stessi dell’anno scorso e allora è automatico: se sul mercato si è operato per tempo e con abbondanza, le responsabilità ovviamente a questo punto oltre che di chi gioca sono dell’allenatore. Che deve trovare soluzioni, e alla svelta.


http://www.tripladoppia.com/articolo.php?i...t=Virtus%20Roma
 
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view post Posted on 1/12/2008, 12:36
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La Repubblica/Bologna
La Virtus alzala voce: l'anti-Siena siamo noi
Bonìcìollì batte Repesa al supplementare e va al derby imbattuto
FRANCESCO FORNI

ROMA - Audace e spietata, la Virtus si prende quel che voleva sin dalla scorsa estate. È la prima inseguitrice di Siena, ed è pure, in classifica, seconda da sola, messa sotto la Lottomatica con destrezza, cuore e anche un po' di fortuna: che aiuta sempre gli arditi. Infatti, non ha mai mollato l'osso per tutti i 45' del pranzo romano, pure quando l'impresa pareva disperata: a 1'7" dalla fine, un gioco da tre punti di Hutson aveva siglato un 63-69 razionalmente definitivo. Invece no: a 11" la tripla di Righetti dava il 68-69 e a 36 centesimi, dopo un libero di Jaaber, Boykins perdeva palla e se la ritrovava, per miracolo, fra le mani, centrando tutto solo il pari a 70: la quota magica per la difesa bianconera, mai superata su quella linea dal nemico in 4 gare di gestione Boniciolli. Anche dopo, in 5' spaccacuore, c'è stato da inseguire, prima che Vukcevic (da tre, 81-79 al'22") ribaltasse la frittata e il minuscolo Earl scendesse dal suo ottovolante per chiudere i conti a 23": due liberi per L'84-80. Vittoria pesante, anche perché Roma aveva le spalle al muro, e lì è rimasta: 4 punti sotto, 4 sconfitte filate, in un'altra storica prima volta fra i due generali. Mai Boniciolli aveva battuto Repesa, suo successore in Fortitudo: 9 fatte, 9 perse. Buona la decima. Jasmin ha patito, senza il totem Brezec, e col bimbo Jennings in stop punitivo, ma anche Matteo ha dovuto cucire quintetti senza i chili di Chiacig e con un Arnold appena deambulante. La spremuta ha prodotto buon succo, con pause inevitabili, però una recita sempre secondo logica. Roma, escluso Gìgli, non ha lunghi che escono sul perimetro: non a caso dall'arco sono arrivate le stoccate vincenti (61% da tre) preparate senza diventare monocordi. Poi contropiede, che ha comportato molte perse, e infine una difesa che Hutson ha ferito a morte (9/13, 34 di valutazione): potenzialmente devastante, però sopportato, reggendo, anzi vincendo, a rimbalzo. Un pieno di tutto, con l'aggiunta, già detto, della buonasorte: il missile di Boykins da dieci metri allo scadere del terzo quarto e ancor di più il pareggio al 40', dopo un'azione che il piccoletto aveva clamorosamente toppato, sono stati bei segni del destino. Jolly pescati, non rubati, che pareggiano qualche svista ostile dei fischietti (mancato tecnico a Ray, due stoppate non convalidate di Ford, Jaaber che pesta la lInea in uno dei possessi finali). Sin dall'inizio, se l'è giocata bene la Virtus, con MalagolI in quintetto (a sorpresa, come nel derby del 2006, ma non troppo, ripensando a quell'idea di Boniciolli di aver dentro un 5 vero). Soprattutto, ha mostrato idee chiare. Difesa solida, attenzione particolare a Becirovic, ben ingabbiato. Avanti subito (12-6), senza cadere nella tentazione della sparatoria (5 triple tentate, con 3 centri, nel primo tempo), che poteva essere la via più facile, giocando fuori e contro gente più grossa. E bene pure quando è stata ripresa, cercando di correre più possibile. Difficile pensare a un ingresso più autoritario nella settimana del derby. Tutto bene e tutti a posto, anche Blizzard, che per ora resta dov'è, in tribuna. Parola di Sabatini: «Chiunque fosse interessato si faccia avanti. Sono laico: può andare anche alla Fortitudo, basta che arrivi il buy-out. Per ora alcuni club ci hanno contattato, non Milano». Il boss vuole contanti, e per 500.000 euro (o anche solo una buona parte) lui stesso caricherebbe BreTt sulla sua Audi per portarlo a destinazione.
ROMA-FORTEZZA 80-86 dtsLottomatica: Jaaber 13, Beci-rovic 10, De La Fuente, Gigli 5, Hutson 27, Giachetti 6, Ray 19, Gabini, Tonolli.Fortezza: Boykins 20, Vukce-vic 16, Righetti 18, Malagoli, Ford 4, Koponen 4, Langford 12, Gio-vannoni 8, Arnold 4.Arbitri: Sahin, Sabetta e Tullio.Note: liberi: Ro 23/26, Bo 17/19. Da due: Ro 21/47, Bo 18/43. Da tre: Ro 5/18, Bo 11/18. Rimbalzi: Ro 35, Bo 40.Parziali: 5' 9-12, 10' 19-20, 15' 30-27,20'36-34,25'43-39,30'54-57,35' 58-61,40' 70-70,45' 80-86. Massimo vantaggio Virtus: +6 finale. Massimo svantaggio: -6 (63-69) al 39'.
 
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Il Domani
DOPOPARTiTA. Il coach: «Non siamo ancora l'anti-Siena, ma ci stiamo attrezzando.
Boniciolli: «Niente entusiasmi» «Servono sorrisi, e chi non vuol farli, come abbiamo visto, può andarsene»
Enrico Faggiano

Abbia usato la bacchetta magica - ma è anche vero che l'exploit in casa dell'altra presunta anti-Siena, ovvero Milano, era arrivato con Renato Pasquali - o semplicemente sia riuscito a mettere meno pressione sulla squadra, lo sa solo lui. Intanto però Matteo Boniciolli si prende un'altra soddisfazione, ovvero la prima vittoria in carriera contro Jasmin Repesa, che lo staffettò sei anni fa sulla panca Fortitudo: ce ne sarebbe di che esaltarsi, ma lui si limita ad incassare gli abbracci di un raggiante Claudio Sabatini e far presente che, finora, in tasca non è entrato niente. «L'entusiasmo non ci deve essere adesso, dato che Siena insegna che serve una consistenza mentale mostruosa, non certo l'appagamento dopo quattro vittorie di fila. Ma noi ci stiamo attrezzando bene a stare loro dietro, visto che abbiamo quattro punti di divario sulle terze». Sulla partita, poi, il coach esprime il suo giudizio positivo su quanto visto, specie in difesa: «Al 40' avevamo tenuto gli avversari a quota 70, riuscendo nel piano partita di chiudere l'area e magari rischiare qualcosa sul loro tiro da fuori, e alla fine anche Hutson è stato ben anticipato da Ford. Tutti avevano le idee chiare su cosa fare, mostrando grande volontà e determinazione, e soprattutto abbiamo agito come devono fare le squadre umili, ovvero passarci la palla reciprocamente accettando gli errori dei compagni». Sul momento dello spogliatoio, poi, il coach è chiaro: «Non parlo di singoli, ho mandato in campo Malagoli e penso si debba giocare con lui, per lui, senza problemi: dobbiamo sorridere, e chi non sorride abbiamo visto che se ne può andare, dato che chi è qui deve essere contento di farlo, ringraziando di poterlo fare, e rispettando sia il patron Sabatini che i tifosi. Ognuno deve essere convinto di ciò che fa, e ogni giocatore deve remare nella stessa direzione, anche per sopperire alle assenze». Sulla stessa lunghezza d'onda anche Dusan Vukcevic, il cui 4/4 nel tiro pesante è stato un potente apriscatole che si abbattuto sulla testa di Jasmin Repesa: il giocatore continua, partita dopo partita, a ripagare la fiducia di un Matteo Boniciolli che non perde occasione di ricordare come al numero 20 bianconero possa dare la squadra in mano senza problemi: «Siamo l'anti Siena? Non so, ma intanto penso che vincere qui non era facile, in una partita dove siamo riusciti piano piano a mettere a posto l'attacco dopo i tanti errori nel primo tempo, riuscendo così ad avere qualche tiro facile quando serviva. La squadra gira attorno a Boykins, che è il nostro leader, e gli concediamo di sbagliare, ma è anche vero che tra panchina e quintetto dobbiamo stare insieme ed essere una cosa sola, anche perché quando si passa la palla nel modo migliore tutto è più facile». Con un derby in arrivo: «Iniziamo a pensarci adesso, ad una partita che sarà difficile, ma domenica sarà una grande giornata e noi dovremo essere preparati».

Lo sconfitto Repesa: «Siamo calati a livello di concentrazione
Più di un mio giocatore avrebbe dovuto far meglio»
«Nell'ultimo time-out prima del supplementare», spiega Jasmin repesa, «mi ero raccomandato di tenere alta la concentrazione e di trovare energie in più, perché sapevo che avevamo speso tanto in difesa. Ma non si possono concedere tiri facili come la tripla di Righetti e quello finale di Boykins. Mi dispiace perché siamo calati con l'energia, ma fino a quel punto avevamo difeso bene. Sarebbe scorretto accusare gli arbitri per la sconfitta, e più di un giocatore avrebbe dovuto fare meglio».


sul neretto: più che altro sarebbe ridicolo, visto che tutti i giornali hanno parlato di fischi casalinghi.
 
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101 replies since 27/11/2008, 10:52   686 views
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